Opinioni
I deputati M5S delle firme false sono stati sospesi o no?
di dipocheparole
Pubblicato il 2017-04-13
Il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, intervenuto a Corriere TV, ha detto che i deputati del MoVimento 5 Stelle palermitani accusati delle firme false sono stati sospesi. Il capogruppo del Partito Democratico Ettore Rosato ha detto che non è vero. Chi ha ragione tra i due? “Il Movimento 5 Stelle, anche in questi casi, […]
Il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, intervenuto a Corriere TV, ha detto che i deputati del MoVimento 5 Stelle palermitani accusati delle firme false sono stati sospesi. Il capogruppo del Partito Democratico Ettore Rosato ha detto che non è vero. Chi ha ragione tra i due? “Il Movimento 5 Stelle, anche in questi casi, arriva prima dei rinvii a giudizio visto che i parlamentari coinvolti nella vicenda delle firme false’ a Palermo sono già stati sospesi in autunno”, ha detto Di Maio commentando la richiesta di rinvio a giudizio depositata dalla Procura di Palermo nei confronti di Giulia Di Vita, Claudia Mannino e Riccardo Nuti. “Spiace vedere il vicepresidente della Camera impegnato in operazioni di disinformazione. Afferma che i deputati grillini coinvolti nell’inchiesta sulle firme false di Palermo sono stati sospesi…. Ma da cosa? Guardate sul sito della Camera, risultano tutti ancora del M5s, intervengono per conto del gruppo, una di loro continua a sedere regolarmente nell’Ufficio di Presidenza della Camera come loro rappresentante, dopo essersi rifiutata anche di rispondere ai magistrati”, ha risposto Rosato.
In verità hanno ragione entrambi. È infatti vero che il 28 novembre il collegio dei probiviri ha sospeso dal MoVimento 5 Stelle il 28 novembre i tre deputati, dopo che il blog di Beppe Grillo li aveva invitati ad autosospendersi senza successo in più occasioni, anche pubblicamente, senza ricevere risposta. Ma è anche vero che i tre deputati non sono stati affatto sospesi dal gruppo del M5S alla Camera e continuano a svolgere regolarmente le attività parlamentari con il M5S. Ma nessuno di loro può utilizzare il simbolo, che è infatti scomparso dalle pagine fan dei tre (qui vediamo quella di Riccardo Nuti, che riporta a destra la dicitura “portavoce sospeso dal M5S”). C’è però un altro dettaglio interessante riguardo la vicenda.
I tre deputati infatti proprio oggi hanno rilasciato una nota stampa in cui accusano altri eletti M5S di aver testimoniato falsamente contro di loro: “Le tesi accusatorie si fondano sulle testimonianze di Claudia La Rocca e Giorgio Ciaccio, le quali, avendone già dimostrato l’inattendibilità per marcate incongruenze, dovranno reggere nel processo”. E non hanno mica fatto solo questo. I tre hanno infatti presentato un esposto che accusava l’attuale candidato sindaco per il M5S a Palermo Ugo Forello di aver architettato tutto. Il giudice ha archiviato l’esposto su richiesta della procura.
E non finisce mica qui. Come ha raccontato Felice Cavallaro sul Corriere della Sera, durante le loro testimonianze in procura i tre deputati hanno accusato di far parte del complotto di cui sopra anche Giancarlo Cancelleri, deputato all’Assemblea Regionale Siciliana per il MoVimento 5 Stelle. Per tutto questo, però, non sono mai stati richiamati o sanzionati dal M5S. Ogni riferimento a chi viene buttato fuori per un like a Pizzarotti è puramente casuale.