Politica
Delrio apre ai grillini sul salario minimo
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-04-29
Il capogruppo PD e l’ipotesi di voto con i grillini su conflitto d’interesse e salario minimo
In un’intervista rilasciata a La Stampa, l’ex ministro del Partito Democratico Graziano Delrio oggi capogruppo alla Camera apre al MoVimento 5 Stelle sul salario minimo e sul conflitto d’interessi:
Da capogruppo Pd, quale delle cinque norme da loro caldeggiate approverebbe? Taglio degli stipendi dei parlamentari, conflitto d’interessi, acqua pubblica, salario minimo o la legge che toglie i partiti dalla sanità, chiara reazione al vostro scandalo umbro?
«Sulla sanità basta applicare le norme che ci sono, non c’è scritto da nessuna parte che i partiti debbano intervenire nelle nomine. Poi se ci sono state delle irregolarità sarà la magistratura a stabilirlo. Invece sul salario minimo siamo d’accordo, lo abbiamo proposto per primi: certo andrebbe discusso come realizzarlo. Per noi va fatto in accordo con i sindacati. Sul taglio degli stipendi diciamo che serve loro per recuperare qualche punto nei sondaggi: se accettassero di discuterne seriamente si potrebbe trovare un’intesa. Conflitto d’interessi? Assolutamente sì, ma deve riguardare tutti, anche la trasparenza di piattaforme informatiche e la manipolazione dei dati. Invece sull’acqua pubblica la nostra posizione è chiara: le tariffe vengano decise dai sindaci e la gestione sia controllata e monitorata dal pubblico, senza statalizzare ogni cosa. La loro proposta non va bene, non stimola gli investimenti».
Delrio parla anche della possibilità della caduta del governo prima della manovra di bilancio, anche se secondo Mattarella in quel caso la via delle elezioni sarà inevitabile:
La votereste una manovra se il governo cadesse e il Colle vi chiedesse un atto di responsabilità con un premier tecnico?
«Prima di ogni cosa viene il bene del paese, ma per noi resta prioritario che, a fronte del fallimento del governo, ci sia il responso delle urne».
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