Opinioni
Davide Casaleggio e il parlamento inutile
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2018-07-23
“Oggi grazie alla Rete e alle tecnologie, esistono strumenti di partecipazione decisamente più democratici ed efficaci in termini di rappresentatività popolare di qualunque modello di governo novecentesco. Il superamento della democrazia rappresentativa e’ inevitabile”. Lo sostiene, intervistato da La Verità, Davide Casaleggio che precisa: “il Parlamento ci sarebbe e ci sarebbe con il suo primitivo […]
“Oggi grazie alla Rete e alle tecnologie, esistono strumenti di partecipazione decisamente più democratici ed efficaci in termini di rappresentatività popolare di qualunque modello di governo novecentesco. Il superamento della democrazia rappresentativa e’ inevitabile”. Lo sostiene, intervistato da La Verità, Davide Casaleggio che precisa: “il Parlamento ci sarebbe e ci sarebbe con il suo primitivo e più alto compito: garantire che il volere dei cittadini venga tradotto in atti concreti e coerenti. Tra qualche lustro è possibile che non sarà più necessario nemmeno in questa forma”. Un democrazia diretta che “è già una realtà grazie a Rousseau che per il momento è adottato dal M5S ma potrebbe essere adottato in molti altri ambiti”.
La parte più interessante dell’intervista, firmata da Mario Giordano, è però quella in cui si parla di Rousseau:
Quali sono i rapporti tra Associazione Rousseau e Casaleggio Assodati?
«L’unico rapporto oggi riguarda la mia persona, dal momento che sono presidente di entrambe».Anche la sede è la stessa…
«Le persone che collaborano a Rousseau sono distribuite in tutta Italia e qualcuna anche all’estero. Per legge un’associazione deve avere una sede fisica, un indirizzo e un numero di telefono. Quindi formalmente la sede è dove ho l’ufficio, essendone il presidente. Questo è un tipico esempio di quello che dicevo poco fa: la Rete consente a persone che si trovano in luoghi molto distanti tra loro di collaborare a un unico progetto. La legge, però, ci impone di indicare luoghi fisici. Vecchi schemi applicati a nuovi modelli».I parlamentari 5 stelle devono versare ogni mese 300 euro all’Associazione Rousseau. I parlamentari 5 stelle sono 331. Cid significa che ogni mese nelle casse della Associazione Rousseau entrano 99.300 euro. Cioè 1.191.600 euro l’anno. Quasi 6 milioni nella legislatura. Ho sbagliato i calcoli?
«Questo è un altro punto che ci differenzia. Sinceramente non comprendo come sia possibile che i partiti in Italia chiedano contributi ai loro eletti in Parlamento fino a io volte tanto dopo aver tra l’altro incassato decine di milioni di euro di finanziamenti pubblici. È di venerdì scorso la notizia che Pietro Grasso è stato condannato a versare al Pd oltre 83.000 euro di contributi non pagati al partito. Nel Movimento dichiariamo sempre in modo trasparente gli impegni dei nostri eletti e le finalità delle raccolte fondi».