La genialata dei Cugini di Campagna sugli abiti indossati dai Maneskin a Las Vegas

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-11-08

La band mostra il vestito utilizzato dal biondo Nick e lo paragona a quello utilizzato da Damiano David all’apertura del concerto dei Rolling Stones

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Li hanno copiati. Questa è l’accusa, ironica, mossa dai Cugini di Campagna nei confronti dei Maneskin. Il gruppo di Damiano David, che sta ottenendo riconoscimenti a livello mondiale giorno dopo giorno, si è esibito sabato sera prima del concerto dei Rolling Stones a Las Vegas mandando in visibilio il pubblico americano. Le celebrazioni per questo evento (storico per la musica italiana) non sono mancate, ma c’è quel quartetto che ha fatto la storia della musica pop italiana negli anni Settanta che ha voluto mettere in chiaro alcune cose. Partendo dagli abititi.

I Cugini di Campagna e la “polemica” con i Maneskin sugli abiti indossati a Las Vegas

“I Maneskin si sono esibiti negli USA, prima dei Rolling Stone, imitando nel vestire i Cugini di Campagna”. Il tono è, ovviamente, ironico. Nella fotografia pubblicata sulla pagina Facebook ufficiale del gruppo pop romano, infatti, viene mostrato l’abito di scena indossato da Damiano David sul palco di Las Vegas: maglia con le Stelle e pantaloni con le strisce bianche e rosse. Un omaggio alla bandiera degli Stati Uniti. Un outfit che ricorda molto da vicino quello indossato da Nick Luciani, la voce in falsetto del gruppo di “Anima Mia”. Ma finisce qui? Assolutamente no.

La (non) polemica a distanza prosegue con la pubblicazione di una versione inedita di “Zitti e Buoni”, il brano con cui i Maneskin sono saliti sul palco dell’ultimo Festival della Canzone di Sanremo e con cui hanno trionfato nella città dei fiori. A cantare, con tanto di voce guida e contro-coro, sono proprio i Cugini di Campagna che hanno voluto omaggiare, a modo loro, il successo mondiale della band romana. Una “lite” da vivere con la giusta ironia e non seriamente come, invece, alcuni utenti hanno deciso di prendere le parti di uno piuttosto che dell’altro.

(foto: da Facebook)

 

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