Il piano di Cottarelli per l’Italia in un video

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-05-28

In questo video di Askanews che risale a un paio d’anni fa Carlo Cottarelli, presidente del Consiglio incaricato da Mattarella, parla di “quello che serve all’Italia”: «Quello che è nei piani di governo, il pareggio di bilancio nel 2019, è più o meno quel che serve all’Italia: pareggiare il bilancio, e questo richiede un po’ …

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In questo video di Askanews che risale a un paio d’anni fa Carlo Cottarelli, presidente del Consiglio incaricato da Mattarella, parla di “quello che serve all’Italia”: «Quello che è nei piani di governo, il pareggio di bilancio nel 2019, è più o meno quel che serve all’Italia: pareggiare il bilancio, e questo richiede un po’ di austerità fiscale, nemmeno tantissima… io ho fatto un po’ di calcoli: quello che è necessario dal 2016 è mantenere la spesa primaria costante in termini reali. Vuol dire non tagliare. Mantenerla costante in termini reali: se c’è inflazione all’1% la spesa primaria può andare sopra dell’1%, se è zero rimane a zero. Siccome c’è un po’ di crescita, questo riesce a portare a zero il deficit pareggiando il bilancio fino al 2019. Da lì basta stare fermi: il debito si riduce a una velocità… ci vorrà del tempo per arrivare al 60% ma se il debito comincia a scendere è meno pericoloso avere debito».

«Il messaggio del libro è abbastanza semplice: ce la possiamo fare con un po’ di sforzi a pareggiare il bilancio. E’ successo nel 1875 e nel 1876 per due anni. Poi abbiamo sempre avuto deficit». Il libro di cui parla Cottarelli nel colloquio è “Il macigno. Perché il debito pubblico ci schiaccia e come si fa a liberarsene”, edito da Feltrinelli nel 2016. In questo altro video, tratto da un intervento in un evento organizzato il 2 maggio scorso da Senso Comune a Milano, Cottarelli dice invece: “L’altro problema grosso che c’era nel 2011 era che avevamo perso competitività con l’entrata dell’euro. Noi abbiamo vissuto male l’esperienza dell’euro. Siamo entrati nell’euro pensando di continuare a fare quello che facevamo prima, cioè avere più inflazione della Germania e questo ci ha fatto perdere competitività. Siamo entrati nell’euro troppo presto, forse non avremmo dovuto entrare, adesso ci siamo e vediamo di risolvere il problema”.

C’è da segnalare che, a differenza di come viene presentato il video, questo non è un modo per dire che Cottarelli la pensa come Savona. Al contrario, all’epoca dell’entrata dell’Italia nell’euro Savona era un entusiasta (anche se c’è chi, sbagliando, sostiene che sia stato un critico), Cottarelli sta dicendo che non saremmo dovuti entrare ma adesso che ci siamo non dice che bisogna uscire, né che bisogna preparare i piani B per l’uscita e poi sforare i parametri.

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