Ieri è stato raggiunto un accordo tra ministero della Salute e Regioni sulle cosiddette ‘zone bianche‘. In un incontro, oggi, fra il ministro della Salute Roberto Speranza e il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, a cui hanno partecipato anche Giovanni Rezza, Direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute e Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, è stata discussa e condivisa una linea di azione per le zone bianche che sarà poi recepita in una prossima ordinanza del ministro.
La proposta condivisa prevede che – fermi restando i criteri base della prevenzione, mascherine, distanziamento, areazione e sanificazione luoghi chiusi -, una volta che una Regione entri nella zona bianca, sia superato il cosiddetto ‘coprifuoco’ e si possano anticipare al momento del passaggio le riaperture delle attività economiche e sociali per le quali la normativa vigente (d.l. n.52/2021 e d.l. n.65/2021) dispone già la ripresa delle attività in un momento successivo.
Riaperture anticipate e abolizione del #coprifuoco in #zonabianca. Le richieste delle #regioni condivise dal governo pic.twitter.com/KVu6l8jR2d
— Tg2 (@tg2rai) May 27, 2021
Cosa si può dunque fare? Non ci sarà il coprifuoco. Verranno riaperte le piscine al chiuso, fiere, parchi tematici, casinò e sale bingo, fiere, centri sociali e ricreativi, in anticipo rispetto alla data del 1 luglio fissata nell’ultimo decreto legge. Non c’è invece una data per la riapertura delle discoteche. Le prime regioni a entrare in zona bianca saranno Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna, dal 7 giugno probabilmente si aggiungeranno anche Abruzzo, Liguria e Veneto mentre Lazio, Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte sperano di poter ragggiungere l’obiettivo a metà giugno.
Foto copertina ipp clemente marmorino