Opinioni

Il record di morti per Coronavirus in Svezia

di Mario Neri

Pubblicato il 2020-05-19

La Svezia ha registrato ad aprile il mese con il più alto numero di morti in quasi trent’anni, secondo statistiche pubblicate ieri. Un totale di 10.458 decessi sono stati registrati nel paese da 10,3 milioni di abitanti ad aprile, ha riferito l’ufficio statistico svedese. Bisogna tornare al dicembre 1993 per trovare più morti in un […]

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La Svezia ha registrato ad aprile il mese con il più alto numero di morti in quasi trent’anni, secondo statistiche pubblicate ieri. Un totale di 10.458 decessi sono stati registrati nel paese da 10,3 milioni di abitanti ad aprile, ha riferito l’ufficio statistico svedese. Bisogna tornare al dicembre 1993 per trovare più morti in un solo mese. La Svezia, di fronte all’epidemia di coronavirus, non ha introdotto i blocchi visti altrove in Europa, optando invece per un approccio basato sull’assunzione di responsabilità dei propri cittadini. Il paese scandinavo ha tenuto aperte le scuole per i bambini di età inferiore ai 16 anni, insieme a caffè, bar, ristoranti e aziende e ha esortato le persone a rispettare le linee guida sul distanziamento sociale. Ad oggi sono 30.377 i contagi confermati da coronavirus e 3.698 i morti. L’epidemiologo Eric Feigl-Ding su Twitter ha inoltre segnalato che ieri il paese scandinavo è primo nel mondo per morti di Coronavirus in rapporto alla popolazione totale. 

svezia morti coronavirus 1

In Svezia nelle scorse settimane era in atto una riflessione sulla possibilità di introdurre il lockdown, come avevano chiesto molti scienziati del paese. “La strategia svedese vuole scongiurare il picco di ritorno che si può registrare dopo il lockdown, una volta riaperta la società”, ha detto un paio di giorni fa all’ANSA Patrick Bryant, esperto di modelli statistici applicati alla biologia alla Stockholm University, illustrando le ragioni della linea della “mitigazione” che mira ad abbassare la curva dei contagi attraverso una circolazione controllata del virus, senza blindare la società. L’immunità di gregge non è ufficialmente menzionata, ma l’obiettivo appare quello: erigere uno scudo immunitario di massa. Una strategia pericolosa, eccepisce d’altro canto il matematico Wounter van der Wijngaart: “Stiamo lasciando che i contagi proseguano, con minimi accorgimenti. E questo costerà moltissime morti in più, se ci fossimo fermati anche solo due mesi, per poi ripartire, saremmo stati sicuramente più efficaci”. Il totale dei decessi resta in effetti sconcertante: con più di 3.700 decessi in una popolazione attorno ai 10 milioni, la Svezia è all’ottavo posto mondiale per mortalità da Covid-19; sei volte la Norvegia o la Finlandia, in proporzione. “Probabilmente avremmo dovuto sospendere prima i grandi eventi sportivi – il pensiero del bio-informatico Arne Elofsson -. Ma l’errore più grave resta comunque non aver protetto gli anziani nelle case di riposo”: abbandonate ancor più che altrove all’epidemia sullo sfondo dell’apparente convinzione che si trattasse di decidere se cercare di allungare “di pochi mesi” la vita dei più vulnerabili o di dare più ossigeno alla generalità della popolazione. Il tradizionale rapporto di fiducia che nel Paese esiste tra le autorità e la cittadinanza non risulta del resto scalfito neanche in queste circostanze.

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