Coronavirus: qualche segnale di speranza

di Vincenzo Vespri

Pubblicato il 2020-03-14

Il contagio in Lombardia sembra diminuire. I dati sono ancora impressionanti. Abbiamo 9820 contagiati con 890 decessi e 1198 guariti con una stratosferica letalità del 9%. Considerando che nel resto del mondo la letalità va dall’1% (e anche meno) al 3,5% è chiaro che è presumibile che sia enormemente sottostimato il numero dei contagiati. In …

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Il contagio in Lombardia sembra diminuire. I dati sono ancora impressionanti. Abbiamo 9820 contagiati con 890 decessi e 1198 guariti con una stratosferica letalità del 9%. Considerando che nel resto del mondo la letalità va dall’1% (e anche meno) al 3,5% è chiaro che è presumibile che sia enormemente sottostimato il numero dei contagiati. In Veneto e in Emilia Romagna il contagio non ha raggiunto le dimensioni lombarde, in tutte le altre regioni il contagio è alle fasi iniziali. Le misure drastiche (che non possono però essere supportate per troppo tempo) avranno l’effetto di smorzare il contagio (soprattutto in Lombardia) e di ridurre l’altezza del picco, allungando il periodo durante il quale la malattia durerà. La mia previsione che il picco in Lombardia dovrebbe raggiunto nei prossimi 3-4 giorni mi sembra un po’ meno azzardato. Però, come ha detto la Merkel, implementando questa strategia di contenimento dell’epidemia, dovremo imparare a convivere con lei almeno per un po’ . Probabilmente avremo una seconda ondata a settembre, ottobre. L’alternativa per evitare ciò, però sarebbe di fare come Boris Johnson che ha sostanzialmente ripetuto la frase di Churchill di lacrime e sangue, sacrificando la vita dei suoi concittadini non per vincere il nazismo ma per evitare di fermare l’economia inglese. Ma il profitto può valere di più della vita umana? La vita di qualche decina di migliaia di vecchietti può valere meno di qualche punto di PIL?

 

trump coronavirus usa - 4

Peggio di Johnson è stato Trump che, con la sua politica confusa, sta rischiando di perdere le elezioni: nel momento del bisogno il comandante in campo dovrebbe essere lucido e lui non lo è stato. In genere, chi non è in grado di gestire situazioni emergenziali, è giustamente punito alle urne… A proposito di mancanza di lucidità, la peggiore figura è stata nettamente quella Lagarde. Ha già nel suo palmares i fiaschi con Grecia ed Argentina quando era a capo del FMI. Adesso vuol continuare la sua strada di fallimenti (dell’economia delle nazioni in difficoltà) anche da Presidente della BCE. Ha ripetuto, senza riflettere, quello che aveva precedentemente detto la rappresentante tedesca della BCE, non riuscendo ad afferrare che quella frase detta da lei avrebbe avuto ben altro peso. Così, oltre a far nascere motivati dubbi sulla sua adeguatezza al ruolo che ricopre, ha dimostrato che è eccessivamente prona ai voleri Franco-Tedeschi. E questo non è certo un bene per l’Europa. In Italia, dopo un po’ di tentennamenti, e di politiche non coerenti, Conte ha finalmente imboccato una politica di rigore. Anche la opposizioni non sono state sempre coerenti, ma, in caso di crisi, la coerenza e l’efficacia delle azioni da intraprendere, sono richieste ed imputate al Governo, non alle Opposizioni.

italia zona rossa

L’Italia, nel frattempo,vive in modo fantozziano la crisi. Mussolini diceva che il Popolo Italiano è un popolo di santi, eroi e navigatori. No, non è vero, il popolo Italiano è un popolo di Fantozzi. Stiamo vivendo la crisi come l’avrebbe vissuta il ragionier Ugo. Con lo stesso panico, lo stesso “stile” e la stessa rassegnazione. Siamo tutti bloccati a casa, in canottiera e mutande, a mangiare e a bere a non più posso. Forse non frittatona di cipolla, familiare di Peroni e rutto libero, ma ci siamo molto, ma molto vicini. Se uno cammina per strada, si imbatte perfino in persone con mascherina tipo maschera antigas della I Guerra Mondiale e questo ricorda tremendamente gli abbigliamenti improbabili del Ragionier Filini.

italian lockdown cronache da un paese in quarantena

Ritornando a discorsi più seri, l’idea è che il Coronavirus rappresenterà uno spartiacque importante. L’insegnamento sarà, per la maggior parte, a distanza. Gli assembramenti di studenti e di professori non ci saranno più. Gli edifici scolastici dovranno essere ripensati considerando che non dovranno più contenere migliaia di studenti. I professori e gli studenti dovranno essere forniti d’internet ultraveloce e noi professori anche di strumenti tecnologici con cui preparare una lezione online decente. Come ci pagano lo stipendio, cos’ dovranno fornire gli strumenti per lavorare. Questa stessa rivoluzione si abbatterà nel mondo lavorativo con lo smart working. Giganteschi i cambiamenti possibili: lo stipendio sarà proporzionale al lavoro fornito. Sempre più forme lavorative autonome. Milioni di lavoratori non dovranno più recarsi ogni mattina al lavoro. Saranno privilegiate le case nei piccoli centri, più sicure e molto più spaziose. La campagna avrà la sua rivincita. Un mondo diverso, più vicino a quello dell’era dei Comuni piuttosto che all’era industriale, ci aspetta. Il futuro, almeno quello urbanistico, non sarà più quello di Metropolis di Fritz Lang ma quello della Contea della Terra di Mezzo degli Hobbit. Per il momento, purtroppo, il modo di lavorare sarà ancora molto simile a quello da incubo descritto da “Another brick in the wall” dei Pink Floyd. Ma chissà se l’intelligenza artificiale e la robotica non realizzeranno il miracolo di cambiarlo…

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