L’OMS annuncia: COVID-19 è pandemia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-11

L’Organizzazione Mondiale della Sanità, come annunciato nei giorni scorsi, dichiara la pandemia per la malattia causata dal Coronavirus SARS-COV-2

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COVID-19 è pandemia. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, come annunciato nei giorni scorsi, dichiara la pandemia per la malattia causata dal Coronavirus SARS-COV-2. Il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus nel briefing da Ginevra sull’epidemia di coronavirus ha anche elogiato l’Italia per le misure prese in questi giorni: “Siamo incoraggiati dalle misure aggressive adottate dall’Italia, speriamo che abbiano effetti nei prossimi giorni”.

L’OMS annuncia: COVID-19 è pandemia

“L’Oms ha valutato che Covid-19 può essere caratterizzata come una pandemia”, ha annunciato Ghebreyesus, in conferenza stampa a Ginevra. Il direttore generale ha elogiato anche la Corea del Sud e l’Iran per le misure sull’epidemia. Un paio di giorni fa per l’OMS il Coronavirus non rappresentava ancora una pandemia, perché ancora non omogenea a livello globale. E c’è ancora un elemento di novità: “Non abbiamo mai visto una pandemia di un coronavirus, questa è la prima. Ma non abbiamo mai visto nemmeno una pandemia che può, allo stesso tempo, essere controllata”.

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La parola pandemia, ha aggiunto, “non può essere usata con leggerezza perché può causare paure non necessarie e il sentimento che la lotta è finita. Ma non è così – ha proseguito – Descrivere la situazione come pandemia non cambia cosa fa l’OMS e cosa i paesi devono fare”. Ghebreyesus ha sottolineato che si tratta della “prima pandemia causata da un coronavirus”. Nei prossimi mesi, ha aggiunto il direttore generale dell’OMS “ci aspettiamo di vedere i numeri di casi, di morti e il numero di paesi affetti salire ancora di più”. L’OMS, ha concluso, è “molto preoccupata dal livello allarmante di diffusione” del virus e “dal livello allarmante di inazione”. Ghebreyesus è quindi tornato a invitare i paesi a prepararsi e ad agire per fermare la diffusione del virus. Mike Ryan, a capo del Programma di emergenze sanitarie, ha anche spiegato che attende ora le mosse dei paesi: “Noi non possiamo dare indicazioni generali relativamente alle misure di isolamento sociale, che sono in questo momento le più efficaci: chiudere le scuole, interrompere i collegamenti sono decisioni che devono prendere i singoli Paesi sulla base della loro situazione. Noi offriamo sostegno a tutti i Paesi in questo senso”.

Coronavirus: cosa succede se l’OMS dichiara la pandemia

L’epidemia si diffonde sempre di più anche negli Stati Uniti. Tanto che il Fondo Monetario Internazionale ha mobilitato 50 miliardi di dollari in aiuti per i Paesi poveri che stanno fronteggiando l’epidemia.

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La mappa del Coronavirus in Italia (La Repubblica, 6 marzo 2020)

Nei giorni scorsi si è anche parlato dei Cat-Bond, ovvero le obbligazioni della Banca Mondiale per il Pandemic Emergency Financing Facility (Pef): per reperire fondi si istituiscono degli strumenti finanziari che rendono moltissimo con tassi di interesse fino all’11 per cento. Gli investitori, fondi pensioni, assicurazioni,grandi investitori scommettono sul verificarsi dell’evento: se non si verifica guadagnano moltissimo, altrimenti perdono tutto o parte del loro capitale. Nel caso dei Cat-Bond del programma Pef, la Banca mondiale aveva emesso nel 2017 due tipi di obbligazioni: una di classe A dal valore di 225 milioni di dollari con rendimento del 6,9% e una di classe B da 95 milioni, rendimento dell’11%. Il Pef, scrive la stessa Banca mondiale, “copre sei virus che hanno maggiori probabilità di causare una pandemia. Questi includono nuovi Orthomyxovirus(nuovo virus pandemico influenzale A), Coronaviridae (Sars, Mers), Filoviridae (Ebola, Marburg) e altre malattie zoonotiche (Crimea Congo, Rift Valley, Lassa febbre)”. Il finanziamento ai Paesi ammissibili, continua l’istituto internazionale, viene attivato al verificarsi di determinati parametri relativi ai livelli di contagio, al numero dei decessi o alla velocità di diffusione della malattia. Nel caso in questione, le condizioni indicano almeno 12 settimane di durata – scadenza che sarà rispettata il 23 marzo –un numero di morti nel Paese originario fissato a 2.500 e già superato in Cina, e un numero di morti in altri Paesi di almeno 20, ormai superato abbondantemente in Italia, Iran e anche in Corea del Sud. Non risulta, invece, almeno stando alle dichiarazioni della società di consulenza finanziaria specializzata Arte mis (con sede alle Bermude), che la pandemia in quanto tale debba essere dichiarata dalla Oms.

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