Coronavirus: Heather Parisi (e Novak Djokovic) antivax

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-04-20

Heather Parisi ha ripreso la notizia di Djokovic scrivendo “Grazie per aver avuto il coraggio di dire a voce alta quello che molti pensano, ma che non osano dire, per il rischio di essere ingiustamente criminalizzati” e ha chisuo il tutto con due hashtag: #antivax e #antivaccine. 

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Peccato, stava andando così bene nella polemica con Lorella Cuccarini “ballerina sovranista”. E invece Heather Parisi su Twitter elogia Novak Djokovic per farci sapere che lei è antivax. Il tennista serbo numero uno del mondo in una conversazione chat su Facebook con atleti suoi connazionali, di cui ha dato notizia il Guardian, ha fatto sapere che non esclude di rinunciare alla ripresa dell’attività agonistica se come condizione ci sarà una vaccinazione dal coronavirus. “Personalmente sono contrario alla vaccinazione e non vorrei essere costretto da qualcuno a prendere un vaccino per poter viaggiare”, ha detto. Djokovic ha spiegato che se il vaccino diventasse obbligatorio sarebbe costretto a prendere una decisione. “Ho una mia idea sulla questione e non so se a un certo punto quell’idea cambiera'”.

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Heather Parisi ha ripreso la notizia di Djokovic scrivendo “Grazie per aver avuto il coraggio di dire a voce alta quello che molti pensano, ma che non osano dire, per il rischio di essere ingiustamente criminalizzati” e ha chisuo il tutto con due hashtag: #antivax e #antivaccine. E a chi le chiede conto della questione risponde così:

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Per la cronaca, oggi non c’è stato nessun nuovo caso registrato di contagio da coronavirus a Hong Kong: è la prima volta dal 5 marzo scorso. Il Guardian ha spiegato che Hong Kong, con una popolazione di quasi 7,5 milioni, aveva avuto solo 715 casi confermati di infezione da Covid-19, tra cui 94 infezioni asintomatiche e quattro decessi al 31 marzo perché ha preso la strada raccomandata dall’Organizzazione mondiale della sanità e ha avviato un rigoroso programma di test per tutti i sintomatici. Coloro che sono risultati positivi sono stati messi in quarantena in ospedale. Tutti i loro contatti negli ultimi giorni sono stati rintracciati e istruiti ad autoisolarsi. Sono stati introdotti controlli rigorosi ai confini. Chiunque arrivasse dalla Cina continentale o da un paese con casi Covid-19 doveva andare in quarantena per 14 giorni. Ma senza misure di blocco. E di sicuro quando verrà prodotto un vaccino Hong Kong vaccinerà i suoi abitanti. Con buona pace di Heather Parisi.

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