25 aprile ore 17: l’audio su Telegram per la rivolta contro la quarantena

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2020-04-20

In questo audio tratto dalla chat su Telegram “25 aprile ORE 17:00 scendiamo in strada – chat nazionale” – che conta attualmente 20mila iscritti – si sente una degli admin, identificata come Real Manu, che spiega come funzionerà la manifestazione che stanno organizzando

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In questo audio tratto dalla chat su Telegram “25 aprile ORE 17:00 scendiamo in strada – chat nazionale” – che conta attualmente 20mila iscritti – si sente una degli admin, identificata come Real Manu, che spiega come funzionerà la manifestazione che stanno organizzando: “Io ho fatto un messaggio per sapere come facciamo a riconoscerci tra di noi in piazza? Con la bandiera italiana. Chi non ce l’ha si metta al polso un fazzoletto. Questo è il messaggio che deve arrivare. Siamo ovunque. Stiamo organizzando 30 gruppi con 500 persone per gruppo e ci sono persone che ci stanno supportando in tutta Italia. Siamo molti di più là fuori e vi dovete riconoscere”.

25 aprile ore 17: l’audio su Telegram per la rivolta contro la quarantena

Di che si parla? Ma della rivolta contro il lockdown per il Coronavirus che da qualche tempo si sta organizzando su Telegram  e che nel frattempo è tracimata anche su Facebook.

25 aprile ore 17 scendiamo in strada 1

Il canale su Telegram si chiama scendiamoinstradail25aprile e la sua presentazione è tutto un programma:

25 APRILE ORE 17:00 SCENDIAMO IN STRADA: COME CI RICONOSCETE? AVREMO LA BANDIERA ITALIANA! TUTTI IN STRADA CON FISCHIETTI E MEGAFONI. MACCHINE E CLACSON CHE SUONANO OVUNQUE. A PIEDI CON BANDIERA ITALIANA E PENTOLE, PADELLE, COPERCHI QUALSIASI COSA PER FARCI SENTIRE! CERCATE NELLE VOSTRE CITTA’ E QUARTIERI CI TROVERETE CON LA BANDIERA ITALIANA! SIAMO OVUNQUE, SIAMO TANTI E SIAMO PRONTI IN TUTTA ITALIA! chi non ha la bandiera italiana mostri un fazzoletto bianco!

25 APRILE ORE 17:00 SCENDIAMO IN STRADA!
Riprendiamoci la nostra libertà!

Con questo grido invitiamo tutti coloro che vogliono essere LIBERI! Liberi di andare dove gli pare come da costituzione, che non vogliono più subire questa continua violazione psicologica tramite mainstream, che si oppongono ad ogni forma di violenza e regime dittatoriale, che non vogliono più subire le prepotenze del governo tramite vessazioni, che rifiutano ogni tipo di violazione della privacy per mezzo di video accusatori e spionaggio da parte di vicini di casa e o abitazione. Siamo quella parte d’Italia che non si arrende, quella parte della popolazione che non è più succube di mainstream e continue violenze psicologiche, quella parte di popolazione che vuole chiarezza e verità da parte di veri esperti e non dai soliti noti virologi di poco conto e task force inadeguate. Noi come popolo non riconosciamo il presidente del consiglio Conte, un presidente non eletto e scelto abusivamente contro il volere del popolo e quindi riteniamo nulli i suoi decreti incostituzionali, di regime dittatoriale in nome di un virus che probabilmente è già stato debellato.

25 aprile ore 17 scendiamo in strada telegram

In questi 2 mesi siamo passati da una chiusura precauzionale di 20 giorni a una vera dittatura con conseguente fallimento economico, sociale e relazionale. Siamo dentro al più grande esperimento politico di terrorismo psicologico di massa su larga scala mondiale e i popoli di alcuni paesi come Brasile, Belgio, America-Michigan, Ucraina, Germania-Berlino e molti altri si stanno ribellando scendendo in strada ed esprimendo il loro dissenso a questo regime dittatoriale mascherato da lockdown! Ora più che mai il mondo aspetta un messaggio forte e chiaro anche dal nostro paese, dobbiamo farlo per noi stessi, per i nostri figli, per la nostra libertà e per il nostro futuro! Prepariamoci senza violenza, SCENDIAMO IN STRADA con cartelloni e manifesti, con fischietti e megafoni, con le auto e clacson, senza nessun simbolo politico perché ricordatevi che i politici ci hanno tradito! Uniamoci sotto il nostro tricolore per amore nostro e del nostro paese, tutti uniti italiani e stranieri come un unico popolo, un popolo sovrano!

Nel canale Telegram ci sono anche i link a dei canali regionali che dovrebbero così organizzare la rivolta contro la quarantena:

25 aprile ore 17 scendiamo in strada 2

Un altro messaggio, di cui parla oggi Michelangelo Coltelli su BUTAC, e che comincia con “Ciao Luca…” sostiene che “ci localizzano nome e cognome ma ci sono tante forze dell’ordine che si stanno appoggiando al popolo perché hanno detto che da settembre partiranno con le vaccinazioni tra le forze armate e adesso si stanno unendo con il popolo italiano. Stanno tutti pronti per scendere per ribellarsi alla pandemia e al sistema che vogliono veicolare: vaccinazioni, il termometro a tutte le persone, quindi adesso c’è un movimento. Trump ha mandato a cagare Bill Gates, ha mandato a cagare l’OMS che è stata smentita perché è stata denunciata una presunta pandemia”.

No vax e bandiere italiane contro la quarantena

Prima che qualcuno ci creda, è bene precisare che non esistendo un vaccino per SARS-COV-2 non esiste alcuna vaccinazione di massa (e tantomeno tra le forze dell’ordine) per COVID-19. Anche stamattina, dopo l‘articolo della Stampa che ne parlava, circolavano messaggi come questo che miravano a “dissociarsi dall’estrema destra” perché ieri Roberto Fiore di Forza Nuova ha pubblicato su Twitter il link del canale.

25 aprile ore 17 scendiamo in strada 4

E anche poco fa sul canale è stata pubblicata la seguente dissociazione:

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Che però cambia ben poco nei termini della questione: se si convoca una manifestazione invitando a scendere in strada per il 25 aprile si sta incitando a violare la quarantena e il lockdown. Richiamare a farlo “pacificamente” serve a passare guai peggiori ma si può manifestare in Italia dandone comunicazione con modi e termini stabiliti dalla legge. E Telegram ancora non fa giurisprudenza. Nel gruppo della Lombardia, ricordava oggi La Stampa, si parla di una manifestazione a Milano, prevista per le ore 17 del 25 aprile, con partenza da Porta Venezia. L’amministratore Real Manu ha subito risposto con un «Fuori tutti il 25», per poi lanciare un sondaggio per la scelta del luogo.

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