Giuseppe Conte: DPCM buoni spesa per 400 milioni ai poveri e i 4,3 miliardi ai Comuni per l’emergenza Coronavirus

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-28

Il presidente del Consiglio annuncia 4,3 miliardi ai Comuni, destinati al fondo per la solidarietà, con 400 milioni in più da dare alle persone che non riescono a fare la spese. I comuni potranno erogare generi alimentari di prima necessità: “Non vogliamo lasciare nessuno solo e abbandonato a sé stesse con le sue sofferenze”

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Giuseppe Conte annuncia un DPCM per anticipare 4,3 miliardi ai Comuni, destinati al fondo per la solidarietà, con 400 milioni in più da dare alle persone che non riescono a fare la spesa. I comuni potranno fornire buoni spesa e erogare generi alimentari di prima necessità: “Non vogliamo lasciare nessuno solo e abbandonato a sé stesse con le sue sofferenze”. Poi promette un veloce arrivo delle misure del Decreto Cura Italia: “Si tratta di una platea di 11 milioni di persone. Vogliamo che i tempi della burocrazia siano azzerati. Gli uffici dell’INPS stanno lavorando alacremente”. Il governo sta predisponendo un meccanismo per cui “con un pin sul cellulare sarà possibile ricevere subito la somma”.

Giuseppe Conte: DPCM buoni spesa per 400 milioni ai poveri per l’emergenza Coronavirus

“”Ho appena firmato un dpcm che dispone 4,3 miliardi a valere sul fondo di solidarietà dei Comuni”, annuncia Conte in conferenza stampa insieme al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. “La ministra Catalfo e l’Inps stanno lavorando senza sosta. Vogliamo mettere tutti i beneficiari della Cassa integrazione di accedervi subito, entro il 15 aprile e se possibile anche prima”, ha aggiunto. “Non lasciamo nessuno solo e abbandonato a se stesso”, dice il premier annunciando il dpcm sul soccorso alimentare con i buoni spesa e l’anticipo dell’erogazione di 4,3 miliardi del fondo di solidarietà nazionale e l’aggiunta di 400 milioni. “Siamo vicini alle persone bisognose, dobbiamo aiutare chi è maggiormente in difficoltà”, ha spiegato il presidente del Consiglio. “Ci sono tante persone che hanno una sofferenza psicologia ma c’è anche tanta sofferenza materiale di chi ha difficoltà ad acquistare genere alimentari e medicine. Per questo abbiamo preparato un provvedimento di grande urgenza e di grande impatti nel quale coinvolgiamo i Comuni, i sindaci sono le nostre sentinelle”, ha sostenuto Conte.

roberto gualtieri

“Oggi segnaliamo il numero più alto di guariti. Ci confronteremo a inizio settimana con gli esperti e confidiamo che ci portino buone notizie”, ha poi detto Conte commentando i numeri della Protezione Civile sull’emergenza Coronavirus. Conte ha fatto sapere di aver chiesto alla grande distribuzione di scontare del 5 o del 10% i beni comprati con i buoni spesa che il governo ha dato l’incarico di distribuire ai comuni. Poi è intervenuto il ministro dell’Economia: “Oggi abbiamo con il Dpcm anticipato l’erogazione di 4,3 miliardi di risorse del fondo di solidarietà ai comuni per dare ossigeno immediato ai bilanci e aggiungiamo 400 milioni con un’ordinanza della protezione civile che saranno distribuiti ai comuni tenendo conto della dimensione demografica ma anche dei requisiti socio economici per poter erogare immediatamente aiuto alle persone più in difficoltà sia attraverso l’erogazione di buoni spesa che la distribuzione diretta di generi alimentari e prodotti di prima necessità”.

I buoni spesa che i Comuni distribuiranno alle persone in difficoltà

“Vi chiedo di comprendere questo sforzo: la macchina statale prevede procedimenti complessi, stiamo facendo l’impossibile per azzerarli”, ha detto Conte: “Il nostro obiettivo è assicurare liquidità a famiglie, imprese e lavoratori. E stiamo rivedendo le misure di protezione sociale ampliando le fasce da coprire”. Durissima poi la replica a Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione Europea che oggi ha definito “uno slogan” i Coronabond, ovvero la mutualizzazione del debito per l’emergenza COVID-19: “La situazione è eccezionale, spero che l’Unione Europea sia adeguata all’appuntamento con la storia”. Le parole della presidente della Commissione Von der Layen sui ‘Coronabond’? “Il compito delle proposte” non è stato affidato a lei, “ora c’è un dibattito in corso. Tutti i dibattiti” sono giusti, “ma qui c’è un appuntamento con la storia. Con una emergenza mai cosi’ inaudita”. Lo dice il premier Giuseppe Conte: “Non c’è uno Stato membro che si salva da solo. Si tratta di dimostrarsi inadeguati o no. L’Italia è consapevole della reazione poderosa che la storia ci chiama ad operare. Non passero’ alla storia come chi non ha fatto nulla” per l’Europa, “mi batterò fino all’ultima goccia di sudore”, ha detto il presidente del Consiglio.

GIUSEPPE CONTE ROBERTO GUALTIERI

“La priorità oggi è permettere ai nostri cittadini di sfamare i propri figli. Ci arrivano centinaia di richieste dalle famiglie”, dice il presidente dell’Anci Antonio Decaro in conferenza stampa a palazzo Chigi. “Questo decreto ci permetterà di dare “subito una risposta”, aggiunge. “Arrivano centinaia di richieste da famiglie in difficoltà economiche e sociali, questo provvedimento è una risposta veloce a chi ne ha bisogno. Faremo la nostra parte”. Decaro fa riferimento agli indici di povertà per spiegare come verranno distribuiti gli aiuti alla popolazione. Gualtieri ha concluso la risposta all’Europa chiedendo un piano Marshall con un grande sforzo senza precedenti dell’intera Unione Europea e poi ha promesso un rafforzamento della misura dei 600 euro per le Partite IVA e i professionisti.

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