Chiara Appendino e la foto di Milano senza montagne

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-10-02

La sindaca di Torino ha scritto su Facebook che le Olimpiadi del lombardo-veneto sono una scelta “incomprensibile” perché Torino è più vicina alle montagne (più vicina addirittura di Cortina?). E per dimostrarlo posta una foto di Milano scattata verso la pianura Padana e non verso Nord. Ma la realtà è che non ha saputo gestire la candidatura pur avendo dalla sua parte il governo

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La sindaca di Torino Chiara Appendino non ha preso bene l’annuncio del CONI di presentare la candidatura congiunta di Milano e Cortina alle Olimpiadi invernali del 2026. Appendino ha scritto un post su Facebook dove definisce incomprensibile la scelta perché si tratta di “andare a costruire ed edificare dove non ci sono gli impianti e le infrastrutture idonee”. La candidatura naturale per l’Italia avrebbe invece dovuta essere Torino “la meno costosa, la più sostenibile”.

Chiara Appendino  e le Olimpiadi invernali del 2026

Nessuno però ha mai davvero creduto alla possibilità che Torino da sola potesse essere, vent’anni dopo le Olimpiadi del 2006, Città Olimpica. C’era invece l’ipotesi di una triplice candidatura. Il cosiddetto “tridente” con Torino assieme a Milano e Cortina. Una scelta che avrebbe forse garantito anche un sostegno economico da parte del governo a trazione pentastellata. Ma la Appendino ha preferito puntare tutto sulla candidatura unica. E così ha perso. Anche perché, ha spiegato il presidente del coni Malagò, «Torino non ha accettato il discorso di andare senza le garanzie del governo mentre Lombardia e Veneto lo hanno sostenuto». Malagò del resto rimane possibilista su una candidatura di Torino, il CONI la sosterrà qualora venisse presentata.

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La decisione di Torino di sfilarsi dalla candidatura a tre aveva trovato una sponda anche nel governo. Il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli aveva definito quella di Torino «la scelta migliore sotto tutti i punti di vista, soprattutto della convenienza economico e strutturale» criticando l’idea del tridente. D’altra parte l’idea della candidatura del lombardo-veneto oltre che dai due presidenti Fontana e Zaia era sostenuta dal sottosegretario alla presidenza del consiglio Giancarlo Giorgetti (Lega). Appendino sostiene che la soluzione torinese sia la più economica perché gli impianti ci sono già, ma nel 2026 gli impianti dell’Olimpiade del 2006 avranno vent’anni e avranno bisogno di una radicale ristrutturazione. Per non parlare delle condizioni dell’ex villaggio olimpico occupato dal 2013 da migranti e senza tetto.

La foto di Milano senza montagne 

Il punto del contendere sono come sempre i soldi. Di Maio ha detto che «Come governo non ci mettiamo un euro, né per i costi diretti, né indiretti». Giorgetti ha chiesto alle città candidate di trovare i 400 milioni di euro necessari e Zaia e Fontana hanno acconsentito. Le recriminazioni su Facebook della Appendino hanno suscitato molta ilarità. Perché non è vero che se i Giochi venissero assegnati a Milano e Cortina si tratterà di “andare a costruire ed edificare dove non ci sono gli impianti e le infrastrutture idonee”. Ad esempio Cortina potrà utilizzare le piste per lo sci alpino che saranno utilizzate per i Mondiali del 2021 e dovrà ricostruire la pista per il bob (che sarà utilizzata anche per lo skeleton).

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La foto postata da Appendino

Il progetto prevede invece che a Milano si terranno le gare di pattinaggio (short track, pattinaggio di figura e le gare di velocità) e le partite di hockey. Impianti che non hanno bisogno di essere realizzati “in quota” ed è per questo che la foto postata da Appendino per dimostrare che la scelta di Milano è sbagliata non ha senso. La sindaca di Torino ha infatti postato le foto dello skyline milanese e torinese specificando che la prima, avvolta nello smog e grigia “sarà candidata alle Olimpidi invernali” (scritto proprio “olimpidi”) mentre la seconda, con le Alpi innevate sullo sfondo “non sarà candidata alle Olimpidi invernali”.

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Molti nei commenti hanno fatto notare alla Appendino che la foto di Milano è sbagliata, perché è scattata in direzione Sud, ovvero verso la pianura Padana e non verso Nord dove il panorama meneghino è completamente diverso. La sindaca ha risposto così: «Immagino che l’autore della foto volesse semplicemente sottolineare il fatto che Milano dista 200km da Bormio e servono oltre 3h d’auto per raggiungerla. Per non parlare di Cortina». Ora non si capisce cosa significa “per non parlare di Cortina”. La Appendino forse non sa che Cortina è molto più vicina alle montagne? Oppure pensa che un’ora di differenza negli spostamenti sia poi così significativa? Del resto nemmeno a Torino si può sciare in centro.

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In realtà non è colpa del Coni o di Milano e Cortina se oggi Torino si trova tagliata fuori dai giochi. Hanno molto pesato gli atteggiamenti tenuti in passato dal M5S rispetto alla candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2024 e l’incapacità dei pentastellati di fare squadra con altre città e altre amministrazioni per portare a casa un risultato comune. La vittoria avrebbe dovuto essere condivisa. E come è noto il MoVimento non è in grado di farlo, perché significherebbe ammettere che anche gli altri partiti sanno fare qualcosa di buono e non sono il male assoluto come invece vanno raccontando da anni. Ma la Appendino non demorde, oggi a Radio Anch’io ha detto che non è finita: «Se esiste Milano-Cortina, cosa che non c’è perché non esiste un dossier, esiste anche Torino. E io credo che per correttezza e trasparenza nei confronti dei cittadini bisognerebbe mettere a confronto e ai voti le due candidature».

Leggi sull’argomento: Tesoro, mi si è ristretto il reddito (di cittadinanza)

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