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Catello Vitiello: dal M5S a Italia Viva
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-10-20
Catello Vitiello, eletto in Parlamento con il MoVimento 5 Stelle ma poi cacciato dal gruppo, aderisce a Italia Viva e si scatta la foto d’ordinanza con Matteo Renzi alla Leopolda
Catello Vitiello, eletto in Parlamento con il MoVimento 5 Stelle ma poi cacciato dal gruppo, aderisce a Italia Viva e si scatta la foto d’ordinanza con Matteo Renzi alla Leopolda.
Catello Vitiello: dal M5S a Italia Viva
Vitiello, candidato scelto da Luigi Di Maio all’epoca, finì fuori dal MoVimento 5 Stelle quando il Mattino scoprì che era stato «oratore» della loggia napoletana «Sfinge» aderente all’obbedienza del Grande Oriente d’Italia e che si era messo “in sonno” in tempi recenti (non si è mai capito se prima o dopo la candidatura con i grillini). In merito alla sua vicenda, “sulla massoneria i vertici del movimento commettono un errore. La massoneria non è quello che dicono loro. Fanno di tutta l’erba un fascio”, disse Vitiello. “La massoneria è stata protagonista della storia della Repubblica. Mameli, che ha scritto l’Inno d’Italia, era un massone”. Sulla sua situazione, “ero già ‘assonnato’, ovvero dimesso quando mi sono iscritto alla piattaforma Rousseau. Oltretutto quest’ultimo è il padre nobile della massoneria. Per quale motivo allora mi hanno espulso”. Stamattina ha annunciato il suo passaggio a Italia Viva:
In questi mesi, nei quali ho svolto il mio operato all’interno del Gruppo Misto, mentre mettevo al centro della mia agenda i temi della giustizia e le problematiche della mia area territoriale spesso abbandonata e dimenticata, ho capito che da solo non sarei andato lontano. Come più volte ho ripetuto, credo che solo con il lavoro di squadra con persone che abbiano gli stessi obiettivi, con idee chiare circa lo sviluppo economico, produttivo, ma soprattutto culturale, si possano ottenere risultati importanti e determinanti per il futuro delle nostre aree.
Far parte del gruppo di Italia Viva rappresenta l’occasione di lavorare per superare le difficoltà di rappresentatività di questi mesi, ottenere una visibilità diversa, mettere in atto azioni politiche corali per far fare al mio territorio dei concreti passi in avanti. La meritocrazia e l’equità sociale resteranno sempre i miei valori, i capisaldi della mia visione e i criteri per indirizzare il mio percorso umano e politico!
Vitiello, a differenza di quello che aveva detto Di Maio, non ha mai pagato alcuna “penale” per il suo addio al M5S.
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