Politica
Alfonso Bonafede e la bancarotta come “comportamento personale”
neXtQuotidiano 08/05/2019
A DiMartedì Bonafede, che non a caso è avvocato e ministro della Giustizia, ha scambiato la sentenza di un tribunale italiano dove la giustizia è amministrata in nome del popolo con la (teorica) preferenza di Siri per il gelato al pistacchio

Ieri il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha dato spettacolo a DiMartedì in un’intervista nella quale è riuscito a definire la bancarotta fraudolente (reato per il quale il sottosegretario ai trasporti Armando Siri ha patteggiato una pena di un anno e otto mesi, come un “fatto personale” o un “comportamento personale”. In pratica Bonafede, che non a caso è avvocato e ministro della Giustizia, ha scambiato la sentenza di un tribunale italiano dove la giustizia è amministrata in nome del popolo con la (teorica) preferenza di Siri per il gelato al pistacchio.
#Floris:”Avete preso un sottosegretario, #Siri, condannato per bancarotta fraudolenta che disegnava interventi sulle banche. Non vi ha creato un problema?”#Bonafede:”Era un comportamento personale”
Un comportamento personale?!
Muoro.#dimartedi pic.twitter.com/za1FFl8ZOD
— Pietro Raffa (@pietroraffa) 7 maggio 2019
Poco dopo il direttore de l’Espresso Marco Damilano è costretto a ricordargli che se l’indagine per corruzione è un’ombra per la quale Siri dovrebbe dimettersi, anche la bancarotta era un’ombra per la quale semmai non sarebbe dovuto diventare sottosegretario.
#Bonafede:”Stiamo difendendo il Governo del Cambiamento dall’ombra che riguarda il comportamento di Siri”.#Damilano:”Pure la bancarotta fraudolenta però era un’ombra!”
Fantastico! #DiMartedì pic.twitter.com/osvUjkajZo
— Pietro Raffa (@pietroraffa) 7 maggio 2019
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