Bersani detta l’agenda progressista: “Io alternativo a chi vuole flat tax, abolizione reddito di cittadinanza e no Ius soli” | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-07-26

Bersani chiede di farsi una domanda: “Chi è l’avversario? A chi siamo alternativi?”, perché per vincere contro il centrodestra bisogna partire dai temi

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Ieri Pierluigi Bersani a In Onda ha parlato della sua visione per questa campagna elettorale: “Un campo progressista, anche con il Movimento 5 Stelle”. Oggi Letta ha chiuso in direzione PD ai 5 Stelle. C’è ancora spazio per l’ipotesi di coalizione per l’esponente di Articolo 1?

Bersani detta l’agenda progressista: “Io alternativo a chi vuole flat tax, abolizione reddito di cittadinanza e Ius soli” | VIDEO

Bersani, che con ogni probabilità non si candiderà, come aveva annunciato qualche mese fa -“Cinquantasei anni fuori casa bastano a sentirsi realizzato. Non lascerò la politica, quella non si lascia mai. Il seggio sì”- e quindi parla senza interessi di parte, ha spiegato a In Onda rispondendo a David Parenzo che gli chiedeva cosa ne pensasse della chiusura di Letta ai 5 Stelle e delle alleanze in questa campagna elettorale: “Bisognerebbe chiedersi qual è la domanda principale, ‘Gli italiani andranno a votare? Quali italiani andranno a votare?’, perché forse sfugge ai più che lì dentro si annida la questione sociale, perché alle ultime Amministrative le rilevazioni ci dicono che fra chi sta bene sono andati a votare tra il 65 e il 75 percento, fra chi sta male sono andati a votare per il 28 percento. Allora la prima domanda da farsi è ‘Diciamo qualcosa a questa gente qui o facciamo un governo senza popolo?’ Uno schieramento da comporre deve partire con una domanda semplice: ‘A chi ti senti alternativo?”. E poi Bersani spiega quali sono i temi elettorali del centrodestra ai quali bisogna rispondere: “Flat tax, aliquota unica Irpef, cancellazione del Reddito di cittadinanza, rifiuto del salario minimo e di Ius Soli o Ius Scholae, Legge Zan, Legge per il fine vita. “Io mi sento alternativo a questo”, ribadisce spiegando che l’alleanza doveva essere preparata in questo anno e mezzo componendo un campo progressista con PD, sinistra, ambientalisti e 5 Stelle. Il parlamentare non nega che è successo qualcosa di grave con la crisi provocata dal Movimento ma ironizza spiegando che le divisioni della destra sono state superate con due cene, e che gli piacerebbe “che anche da noi ci fosse un po’ di riflessione e di pragmatismo”. Secondo Bersani la gente capirebbe e spera che non lo capisca il giorno dopo le elezioni, ma prende atto che quel che si auspica difficilmente potrà realizzarsi. Ma chiede che almeno venga individuato “chi è l’avversario” perché – sottolinea – bisogna essere alternativi ai contenuti della destra.

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