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Così i poteri tornano da Silvio (in attesa delle elezioni)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-11-29

Con la probabile vittoria del centrodestra è (ri)partita la corsa a riaccreditarsi da Berlusconi

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La quota del 40% sembra vicina, anche se la campagna elettorale in realtà deve ancora cominciare. Per questo, racconta oggi il Corriere della Sera, imprenditori e burocrati tornano a mettersi in fila alla porta del centrodestra. Come sappiamo, ci vuole un risultato ben distribuito tra collegi uninominali e quota proporzionale per vincere le elezioni con il Rosatellum e questa punteggio sembra ancora lontano. Eppure, scrive Tommaso Labate, l’ex premier si muove come il«vincitore percepito» delle prossime elezioni. Anzi, sta fermo. Perché sono gli altri a muoversi verso di lui.

elezioni rosatellum

Camera, le percentuali di consenso per ottenere la maggioranza (Il Messaggero, 26 ottobre 2017)

E così una settimana fa, ai piani alti di Montecitorio, alcuni funzionari vicini al Pd si lamentavano del fatto «che la corsa della burocrazia ad accreditarsi o a riaccreditarsi con FI è una cosa che a raccontarla non ci si crederebbe». Un ex ministro di Berlusconi, che preferisce rimanere anonimo, riferisce di analoghi movimenti in corso «nella pancia dei ministeri che contano così come, tanto per dirne una, in Cassa depositi e prestiti…».
Se alcuni ambienti finanziari internazionali guardano al centrodestra con una certa dose di sospetto — al punto da spingere Matteo Salvini a immaginare una «risalita dello spread nel caso in cui diventassi premier», visto che in pancia hanno titoli italiani «che potrebbero vendere immediatamente» — l’italica burocrazia silenziosa sembra aver capito l’orizzonte a cui guardare. E quell’orizzonte, al momento, è di nuovo Berlusconi.
Di sussurro in sussurro, di sondaggio in sondaggio, il salotto di Arcore è tornato a essere un centro di gravità permanente. Qualche settimana fa, a parlare di imprenditoria e di futuro del Paese, a Villa San Martino ha fatto capolino il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia. Carlo Sangalli, numero uno di Confcommercio, non ha mai smesso di frequentare la casa, visto che dell’ex premier è amico personale da secoli.

Insomma, Silvio è tornato di moda. In attesa di un risultato che però non si preannuncia così scontato.

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