Barillari fa i conti senza l’oste: terminata l’occupazione, il bar non li fa mangiare senza green pass

Categorie: Politica

Il consigliere regionale Barillari aveva occupato il palazzo nascondendosi nella notte di giovedì ma il suo piano aveva delle falle

In un entusiasmante narrazione, degna del pathos che si conviene a certi eventi, Tommaso Labate questa mattina sulle colonne del Corriere della Sera ha raccontato della stoica occupazione della Regione Lazio da parte di Barillari e Cunial. I due no vax pagati con i soldi dello stato durante l’occupazione sono stati raggiunti telefonicamente dal giornaliste del Corriere, il quale ha chiesto loro come procedesse l’eroico gesto.





Durante la chiacchierata però Barillari tradisce un momento di esitazione “Rimaniamo a oltranza, finché la polizia non ci caccia. Anche se…”, si legge nell’articolo di Labate “Anche se, a proposito di viveri, confesso che stamattina avevo messo in conto di andare al bar qua dentro a prendere un po’ di roba in più. Il fatto è che non mi hanno fatto entrare, perché non avevo il green pass…”.

Barillari fa i conti senza l’oste: terminata l’occupazione, il bar non li fa mangiare senza green pass

Un siparietto decisamente esilarante se si pensa alla rivoluzione che avrebbe voluto guidare il consigliere del Lazio, già noto alle cronache per essersi fatto immortalare con una pistola per ricordare la roulette russa che sarebbe il vaccino.

Un comportamento che non si spiega quello di Barillari, la cui occupazione è durata poco più di un giorno. Considerato che finiti i viveri sia lui che l’onorevole Cunian hanno dovuto lasciare il palazzo per tornare a cena. Consapevoli, questo sì, che finché non rispetteranno le regole che in Italia rispettano 44milioni di italiani allora difficilmente potranno tornare a lavoro. Tradendo un mandato elettorale che li vuole lì e non di certo a giggioneggiare su Twitter.