Barbara Spinelli e la sinistra che tifa per l’asse PD-M5S

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-03-13

In un’intervista al Fatto Quotidiano l’europarlamentare spiega le ragioni del suo appello: “Il reddito di cittadinanza è una proposta molto condivisa in Europa”

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“Il Movimento 5 Stelle comprende molti elementi, anche liberali, tanto che nell’Europarlamento ha provato ad allearsi con l’Alde, il gruppo dei liberal democratici europeisti di Guy Verhofstadt. Ma sicuramente il M5S ha una forte componente di sinistra. L’alleanza più coerente sarebbe quella con Pd e LeU, anche se la maggioranza sarebbe esilissima e dipendente da fedeltà improbabili”. Ne è convinta l’europarlamentare Barbara Spinelli, eletta con la lista L’Altra Europa di Tsipras, che ieri insieme all’eurodeputato verde Pascal Durand ha fatto circolare un appello della “sinistra europea” che preme per l’asse PD-M5S.

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Il commento di Nicola Fratoianni e SEL alla notizia dell’addio della Spinelli

Intervistata dal Fatto quotidiano, Spinelli critica la linea del PD: “Dopo aver detto, senza successo, ‘o noi o il caos’, tifare per il caos rifiutando alleanze è un atteggiamento sovversivo”. L’eurodeputata della sinistra apre invece ai Cinque stelle e afferma che “il reddito di cittadinanza è una proposta molto condivisa in Europa”. Ma sui migranti avverte: “A volte il M5s è fin troppo allineato con Bruxelles, come sui rimpatri dei migranti in Libia e Sudan”.

“Quando Salvini parla di Europa – dice quindi sulla Lega – mostra un’ignoranza abissale: quando fa l’elogio di Marine Le Pen o dei governi del gruppo di Visegrád, nasconde agli elettori che costoro vogliono chiudere le frontiere e si rifiutano di ricollocare i rifugiati, lasciandoli tutti nel Paese d’arrivo, che è il nostro. Un disastro per l’Italia, che Salvini furbescamente occulta”. La Spinelli qualche tempo fa finì nella bufera perché aveva promesso che avrebbe lasciato il seggio all’europarlamento ma una volta eletta lasciò invece la lista Tsipras accusandola di essere stata monopolizzata da SEL e Rifondazione.

Ha letto i commenti su Facebook? Molti le chiedono: ma se hai lasciato la lista, perché non ti dimetti da europarlamentare?
“Perché in Europa continuo a battermi per le idee che ho difeso in campagna elettorale, per il programma che ho in parte scritto. Sono stata eletta dagli elettori, non dagli apparati “.

Sotto quale bandiera? Ha detto che non intende fondare un altro partitino.
“L’Italia ha una nobile tradizione di indipendenti, soprattutto in Europa. Molti eurodeputati, tra cui mio padre, sono stati indipendenti di sinistra. O lo sono, come Sergio Cofferati. Lo sarò anch’io”.

Leggi sull’argomento: L’appello della “sinistra europea” che preme per l’asse PD-M5S

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