Rassegna Stampa
Barbara Bonansea: chi è la calciatrice che ha regalato la prima vittoria al Mondiale
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-06-10
Nata a Pinerolo, in provincia di Torino, tifosa della Juve e di Cristiano Ronaldo, Barbara ha iniziato a giocare a calcio all’età di cinque anni per poi crescere nelle giovanili del Toro
Barbara Bonansea con la sua doppietta ha regalato la prima vittoria all’Italia nel Mondiale di Francia 2019. Repubblica oggi racconta chi è e come ha cominciato con il calcio l’attuale calciatrice della Juventus e della Nazionale femminile di calcio:
Nata a Pinerolo, in provincia di Torino, tifosa della Juve e di Cristiano Ronaldo, Barbara ha iniziato a giocare a calcio all’età di cinque anni per poi crescere nelle giovanili del Toro. «Ho cominciato nel cortile di casa, con mio fratello Giorgio e mio padre Sergio, grande appassionato. Andavo anche a vedere gli allenamenti di Giorgio, che ha tre anni più di me.
Un giorno l’allenatore si avvicina e mi dice: invece di guardare perché non ti alleni? Ero piccola, alla prima partita mi sono messa a piangere. Non volevo giocare, mi sentivo un po’ diversa, erano tutti ragazzi, allora ero molto timida. Dopo molto insistere sono riusciti a buttarmi in campo e non sono più uscita». I genitori l’hanno seguita in Francia con il camper. Padre in pensione, madre che lavora in fabbrica (ha chiesto le ferie), anche loro hanno fatto i sacrifici.
«Mi allenavo a 45 chilometri da casa, tre volte a settimana, non c’erano mezzi pubblici, i miei mi accompagnavano e mi aspettavano al gelo. Non sarei qui senza di loro». Barbara, alla Juve dalla stagione 2017, è campione d’Italia, all’università ora studia Economia aziendale. «Ma mi ero iscritta a Ingegneria perché amo la matematica, i numeri. Dopo i primi due semestri però mi sono resa conto che avevo chiesto troppo, conciliare i due impegni era molto difficile». Voleva fare la ballerina, poi ha lasciato, a questo mondiale chiede una cosa sola: vincere. 3
«Non si viene qui per partecipare. Non è presunzione. Io e le mie compagne siamo un bel gruppo, ci aiutiamo, quando eravamo in svantaggio, ci siamo parlate, dopo il pareggio sentivo che potevamo farcela e infatti è cambiato tutto. Se le nostre avversarie saranno migliori di noi sarò la prima a dire brave e a stringere loro la mano». Intanto però i complimenti se li prende lei. La B.B. azzurra, appassionata della serie “Le regole del delitto perfetto”. Come i colpi di testa all’ultimo minuto.
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