Bagnai e l’Italexit come atto suicida

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-06-15

L’uscita dell’Italia dall’euro sarebbe un atto suicida in questo momento, anche perché non c’è il consenso necessario nel paese per farlo, fa sapere il senatore antieuro

article-post

Alberto Bagnai, senatore della Lega e indicato come possibile ministro degli Affari Esteri, dice che l’uscita dell’Italia dall’euro sarebbe un atto suicida in questo momento, anche perché non c’è il consenso necessario nel paese per farlo:

«Io sto bene in Senato, dove si può fare molto, ma sono entrato in politica per mettermi a disposizione. Se mi chiamassero a fare altro — Salvini e il premier, con l’avallo del Quirinale — valuterei».

Non sarebbe un paradosso un ministro Ue per un euroscettico come lei?
«Compro una consonante e le dico che sono un muro scettico. Se c’è una crepa su un muro e l’ingegnere chiamato non la vede, che fa? Gli affida i lavori? O li dà a chi ha una visione più lucida? E poi le dico una cosa sugli euroentusiasti. Quando ho chiamato Tria in audizione, dopo l’Ecofin, a febbraio, quello era un atto dovuto, ai sensi della legge Moavero del 2012. Mai applicata, perché gli euroentusiasti se ne sono disinteressati».

alberto bagnai

È sempre convinto che l’euro sia una catastrofe e che noi si debba uscirne?
«È un tema non in agenda. Il programma elettorale del centrodestra prevedeva uno smantellamento dell’eurozona dal nord. Noi ci saremmo tenuti l’euro, la Germania sarebbe tornata al marco».

Quindi niente Italexit?
«In questo momento sarebbe un atto suicida compiere gesti aggressivi come un’uscita unilaterale. E poi non c’è il consenso del Paese. E io sono per la democrazia».

Leggi anche: Quello che faceva foto “particolari” alle turiste (e a Raggi) con il bastone da selfie

Potrebbe interessarti anche