Il momento esatto in cui parte l’applauso per la rielezione di Mattarella | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-29

Dopo una settimana di passione l’applauso per Mattarella è un ringraziamento dovuto ma anche una liberazione per una politica che non è stata in grado di trovare un accordo su un nome condiviso

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Fino a poche ore fa sembrava un’ipotesi che far diventare realtà era fantascienza: e invece Sergio Mattarella si è messo a disposizione del paese e delle istituzioni per altri sette anni. Ecco il video del momento in cui l’aula festeggia con un applauso il raggiungimento del quorum di 505 voti e la sua rielezione:

Il momento esatto in cui parte l’applauso per la rielezione di Mattarella | VIDEO

Dopo una settimana di passione l’applauso per Mattarella è un ringraziamento dovuto ma anche una liberazione per una politica che non è stata in grado di trovare un accordo su un nome condiviso. “Un altro governo con Draghi al Quirinale non so se saremmo riusciti a farlo e sarebbe stato più debole”, ha spiegato Enrico Letta che ancora prima dell’applauso aveva pubblicato un tweet significativo. “Con un altro presidente della Repubblica sarebbe stato tutto da costruire, il rapporto tra il presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio e non sarebbe stato tutto forte, immediato e funzionante. La mia valutazione è che Mattarella per il Paese è la scelta migliore in assoluto. Il Paese ci guadagna, l’economica, la ripresa, le forze politiche, i partiti. E’ la migliore delle soluzioni possibili”, ha sottolineato il segretario del Pd. L’unica forza politica contraria al Mattarella bis è stata quella guidata da Giorgia Meloni: “I partiti hanno scelto di tirare a campare, barattando di fatto sette anni di presidenza della Repubblica in cambio di sette mesi in più di governo e di legislatura”, sbotta Giorgia Meloni in una nota diffusa all’ora di pranzo quando ormai i giochi sono fatti e Matteo Salvini ha già virato su Mattarella, ‘ritrovandosi’ con il resto della coalizione, Fi e i ‘centristi’. L’ex ministro della Gioventù del governo Berlusconi cita il capolavoro di Giuseppe Tomasi di Lampedusa (”Manco il Gattopardo, siamo al: “nulla cambi, perché nulla cambi…”) annuncia che i suoi 63 ‘grandi elettori’ voteranno compatti, per coerenza, l’ex magistrato Carlo Nordio, e avverte: ”questo centrodestra va rifondato da capo, noi siamo leali, non cambiamo idea ogni cinque minuti…”.

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Come è vista la rielezione di Mattarella dal NYT

“Dopo negoziati caotici e malsani dietro le quinte, i parlamentari italiani hanno detto di aver raggiunto un consenso per mantenere lo status quo, chiedendo all’attuale presidente Sergio Mattarella di restare per un altro mandato di sette anni”. Inizia così un lungo articolo che il “New York Times” dedica all’elezione per il Quirinale, dopo la svolta di stamattina con la richiesta per un Mattarella bis, elezione arrivata al sesto giorno e che ha confermato una “politica litigiosa e alleanze che si sgretolano appena sotto la superficie del governo di unità nazionale”.

“Nella imprevedibile politica italiana – osserva il quotidiano americano, che nei giorni scorsi aveva fatto l’endorsement per Mario Draghi al Colle – niente è certo fino a quando non saranno state contate ufficialmente le schede e Mattarella, 80 anni, era riluttante” a un nuovo mandato. “Ma una settimana di voti includenti – scrive il Ny Times – aveva già rivelato l’incapacità dei diversi interessi politici all’interno della coalizione di governo di riunirsi intorno a un nuovo candidato”.

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Mattarella, ricorda il quotidiano americano, sottolineando la sua “autorità morale”, “ha guidato con mano ferma sette anni caotici nei quali il Paese ha oscillato in modo selvaggio dalla sinistra alla destra, eleggendo tra i parlamenti più populisti e antieuropeisti in Europa, prima di trasformarsi nuovamente in una roccia dell’establishment con Draghi, che Mattarella aveva chiamato per mettere fine alla crisi di governo dello scorso anno”.

Il Ny Times conclude il suo lungo articolo sostenendo che, “se Mattarella è il vincitore e Draghi resta un giocatore ed un potenziale presidente, l’elezione ha avuto la sua equa quota di vittime: mentre il Pd ha ottenuto il candidato prescelto, il centrodestra è emerso apparentemente malconcio e inetto: alcuni dei suoi giocatori più potenti hanno parlato di dimissioni e il disprezzo e gli interessi divergenti tra gli alleati solo di nome sono venuti fuori”.

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