Antonio Trifoli: il sindaco di Riace dichiarato decaduto dal tribunale di Locri

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-11-11

La sentenza con cui è stato accolto il ricorso di Maria Caterina Spanò sarà esecutiva soltanto dopo i tre gradi giudizio. Fino ad allora Trifoli resterà in carica come sindaco

article-post

Antonio Trifoli, sindaco di Riace e successore di Mimmo Lucano, è stato dichiarato decaduto dal tribunale di Locri. Il leghista era stato eletto dopo la sospensione di Mimmo Lucano. Il collegio, presidente Antonella Stilo, giudice Andrea Amadei e relatore Roberta Rando, ha accolto totalmente il ricorso presentato da Maria Caterina Spanò, candidata alla carica di primo cittadino nella lista sostenuta dall’ex sindaco Mimmo Lucano, e alcuni cittadini, nonché dal prefetto di Reggio Calabria. Trifoli era stato eletto lo scorso 26 maggio con una lista sostenuta anche dalla Lega, ma secondo i ricorrenti era incandidabile per l’inapplicabilità dell’istituto dell’aspettativa elettorale al dipendente assunto a tempo determinato. Trifoli, infatti, era stato assunto con la qualifica di Istruttore di Vigilanza, cat. C, con contratto del 30.12.2014, a tempo determinato, più volte rinnovato e il Comune di Riace aveva accolto la richiesta di aspettativa elettorale.

riace trifoli decaduto

Maria Caterina Spanò, assistita dall’avvocato Francesco Rotundo, aveva sostenuto l’ineleggibilità di Trifoli in quanto dipendente del Comune, con mansioni di vigile urbano con contratto a tempo determinato. E in quanto tale non poteva beneficiare dell’aspettativa per motivi politici. Spanò capeggiava la lista in cui era candidato a consigliere l’ex sindaco Mimmo Lucano, decaduto dopo il suo arresto nell’ottobre dello scorso anno per i presunti illeciti nella gestione dei migranti. Lucano, comunque, non era stato eletto. La sentenza con cui è stato accolto il ricorso di Maria Caterina Spanò sarà esecutiva soltanto dopo i tre gradi giudizio. Fino ad allora Trifoli resterà in carica come sindaco.

Foto da: Vauro su Facebook

Leggi anche: Evo Morales e la storia del golpe in Bolivia

Potrebbe interessarti anche