Andrea Scanzi e Conte che se ha un difetto è quello di dire troppo la verità

di dipocheparole

Pubblicato il 2020-05-07

Ieri sera Andrea Scanzi a Otto e Mezzo, in un impeto di severa critica nei confronti del Potere Costitutito che caratterizza Il Fatto Quotidiano e la sua personalissima linea editoriale, ha voluto spiegare qual è il maggior difetto di Giuseppe Conte: «Non credo che Conte stia dicendo frottole, se ha un difetto è che dice …

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Ieri sera Andrea Scanzi a Otto e Mezzo, in un impeto di severa critica nei confronti del Potere Costitutito che caratterizza Il Fatto Quotidiano e la sua personalissima linea editoriale, ha voluto spiegare qual è il maggior difetto di Giuseppe Conte: «Non credo che Conte stia dicendo frottole, se ha un difetto è che dice troppo la verità. Oggi in un’intervista al Fatto Quotidiano ha addirittura detto ‘mi son reso conto che dieci giorni fa quando ho fatto la conferenza stampa del 26 aprile non dico che ho sbagliato tutto ma quasi perché ero troppo stanco e ho fatto tutto quello che non volevo fare perché non ho dato un bel segnale agli italiani’».

Scanzi non ha fatto in tempo ad aggiungere che Conte “è un bel direttore, un santo, un apostolo!” purtroppo:

Le risposte a cui si riferisce Scanzi nell’intervista al Fatto di ieri sono queste:

È vero che ha litigato col suo portavoce Rocco Casalino per la conferenza stampa sulla Fase 2?
No, assolutamente. Se sono apparso affaticato non è colpa dei miei collaboratori, ma solo mia. E poi non ho l’abitudine di scaricare sugli altri.

Anche lei è insoddisfatto dell’ultima conferenza stampa?
Sì, ero molto stanco. Io non me n’ero accorto, ma me lo han detto tutti. Venivo da 10 ore di maratona di riunioni, mi ero pure scordato di pranzare. Sono stato poco brillante. Del resto non avrei potuto rimandare all’indomani, perché la bozza del Dpcm l’avevano ministri, Regioni, comuni: dovevo evitare fughe di notizie, che poi inevitabilmente sarebbero state imputate a me, così come la confusione e l’incertezza che queste anticipazioni generano.

E il botta e risposta casca a fagiulo per segnalare che dopo quella conferenza stampa in molti criticarono Conte per il pasticcio sui congiunti e per non aver spiegato bene la situazione. Eppure i commenti su Facebook e le pagine si riempirono di un nutrito gruppo di Contesessuali che invece dicevano no, vi sbagliate, lui è bello, bravo e buono, si è capito tutto anzi siete voi che non capite niente. Segnatevi quei nomi, perché saranno proprio questi qui, quando Conte, come tutti, prima o poi cadrà, a dargli addosso come se fosse un criminale.

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