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Andrea Orlando, il Papeete e la Leopolda: il “paragone” che fa arrabbiare i renziani
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-10-06
Il vicesegretario del PD parla di ultimatum dal Papeete e dalla Leopolda, Renzi fa scoppiare l’ennesima polemica tra Italia Viva e Dem
Tra il Partito Democratico e Italia Viva c’è sempre più affetto. Andrea Orlando, vicesegretario del Pd, partecipando alla giornata conclusiva della festa di Dems a Rimini, ha fatto oggi una battuta su Renzi e Salvini: “Non è che se un ultimatum lo lanci dal Papeete è peggio che se lo lanci dalla Leopolda: gli ultimatum non vanno lanciati, perché sennò si sfascia tutto. Qui in gioco c’è la tenuta della democrazia liberale in questo paese e chi mette in discussione, giocando col fuoco, la tenuta di questo governo, mette in discussione la tenuta della democrazia liberale di questo paese”.
Andrea Orlando, il Papeete e la Leopolda
“Noi – ha detto Orlando – non vogliamo fare quattro campagne elettorale parallele, noi vogliamo cambiare l’Italia per cambiare l’Italia non si fanno ultimatum, interviste a distanza, non si dice ‘devi fare questo altrimenti…'”. La frase, che evidentemente non mette sullo stesso piano Leopolda e Papeete fa partire una serie di contestazioni in cui si dice che Orlando mette sullo stesso piano Leopolda e Papeete. Comincia ovviamente Matteo Renzi a In 1/2 Ora, che parla proprio di paragoni: “Con una battuta potrei dire che Orlando per fare un termine di paragone deve conoscere almeno uno dei due posti. Siccome alla Leopolda non s’è mai visto, viene il dubbio che sia andato qualche volta al Papeete per rilassarsi. Il mio amico Andrea Orlando lo vedo un po’ agitato…”.
“Se li mette sullo stesso piano, non capisce le ragioni della scissione. Questi stanno facendo la guerra al Matteo sbagliato”. #Renzi a #mezzorainpiu risponde a #Orlando che aveva chiesto lo stop agli ultimatum: “Né dal #papeete né dalla #Leopolda” @RaiTre pic.twitter.com/le15nRFrqL
— Mezz’ora in Più (@Mezzorainpiu) October 6, 2019
Scattano però non solo i renziani, ma soprattutto gli ex renziani rimasti nel Partito Democratico come Simona Malpezzi: “La Leopolda non è il Papeete (con tutto il rispetto per chi ci va in vacanza). La Leopolda è sempre stata luogo di elaborazione politica aperta. E se quest’anno non ci andrò è perché ora è convention di un nuovo partito che non è il mio. Dico solamente al vicesegretario Orlando che anche quella storia va rispettata. Insieme al pluralismo del Pd che io continuo a difendere strenuamente. E di cui lui dovrebbe farsi garante”.
O come Alessia Rotta:
La risposta di Orlando su Papeete e Leopolda
Su Twitter dopo ore di polemiche Orlando interviene proprio su Twitter e risponde ai renziani che lo accusando spiegando di nuovo il senso della frase:
Ti ringrazio della fiducia. Infatti ho paragonato gli ultimatum non i luoghi.
E sono certo che tu l’abbia colto essendo un politico acuto. Capisco le esigenze della propaganda,soprattutto quando si avvia un percorso.— Andrea Orlando (@AndreaOrlandosp) October 6, 2019
In effetti non sono mai venuto anche quando mi sarebbe convenuto.
In ogni caso colgo la differenza.
So che alla Leopolda ci sono alleati e al Papeete avversari.
Infatti ho paragonato gli ultimatum non i luoghi. Se questo governo cade vince il Papeete non la Leopolda— Andrea Orlando (@AndreaOrlandosp) October 6, 2019
Anche il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano cerca di difendere il compagno di partito: “Siamo contro le fakenews, non diffondiamole tra di noi. A ‘Mezzora in piu” Matteo Renzi ha finalmente detto gli va bene il taglio del cuneo. Bon, chiudiamola qui”. Intanto però la polemica sale e il Papeete si avvicina.
Stabilità del Governo, la situazione pic.twitter.com/0a6LeccUwI
— Luca Bottura (@bravimabasta) October 6, 2019
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