Alla Lega non sta bene se nelle scuole del Lazio gli studenti trans avranno un bagno per loro

di Enzo Boldi

Pubblicato il 2021-05-18

Ancora una volta, il partito di Matteo Salvini si distingue e protesta

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La Lega sembra avere le idee confuse quando ha diramato un comunicato con il claim a effetto che recita: “Giù le mani dai bambini e dagli adolescenti del Lazio”. Il partito di Matteo Salvini, ancora una volta, si distingue per le sue posizioni anti-inclusive e attacca la Regione Lazio (con tanto di lettera inviata al Ministero dell’Istruzione) che ieri – in occasione della giornata internazionale contro l’omotransfobia – ha stilato alcune regole valide per le scuole della Regione. Tra queste c’è anche quella dei bagni per studenti trans all’interno dei vari istituti sparsi sul territorio.

Bagni per studenti trans nelle scuole del Lazio, ma la Lega protesta

L’attacco della Lega alle linee guida fornite dalla Regione Lazio agli istituti scolastici è racchiuso in una nota: “Già le mani dai bambini e dagli adolescenti”, poi l’attacco al Ministero dell’Istruzione che “in modo grave e ingiustificabile ha inviato nei giorni scorsi ai dirigenti del Lazio le linee guida sulle strategie da applicare a scuola nei casi di varianza di genere”. Una posizione sostenuta anche da varie associazioni come ProVita&Famiglia che, proprio in questi giorni, ha piazzata all’ingresso di diverse scuole italiane cartelloni per dire no al ddl Zan.

Ma contro cosa protesta la Lega? Le linee guida “gender” per le scuole del Lazio riguardano, innanzitutto, un uso corretto del linguaggio e la sensibilizzazione – tra i più giovani – sul tema dell’inclusività. Insomma, si tratta di educazione dedicata ai ragazzi per affrontare al meglio (e in modo corretto) la realtà. E tra i punti indicati in questo regolamento c’è anche il riferimento ai bagni per studenti trans da inserire all’interno delle scuole: “È opportuno che ogni scuola individui un bagno/spogliatoio non connotato per genere, quale può essere, per esempio, il bagno dei professori”. Al Carroccio, evidentemente, non sta bene neanche questo. Nonostante anche gli Stati Uniti abbiano fatto questo passo nel recente passato.

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