Alberto Bagnai, Roberto Burioni e gli scienziati “organici al PD”

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Il senatore della Lega ad Agorà parla di scienziati o sedicenti tali "organici al PD" che "andavano in giro per le televisioni a dire che andava tutto bene" ma si rifiuta di fare nomi. Poi indica lo scienziato del San Raffaele

Un divertente siparietto è andato in scena stamattina ad Agorà tra il senatore della Lega Alberto Bagnai, il deputato del Partito Democratico Graziano Delrio e la conduttrice Serena Bortone. Bagnai prima parla della demonizzazione di chi esortava alla prudenza prima dell’emergenza Coronavirus: “Ci davano dei razzisti”.



Poi parla di scienziati o sedicenti tali “organici al PD” che “andavano in giro per le televisioni a dire che andava tutto bene”, ricordando slogan come “Vota la scienza, vota il PD” della campagna elettorale del Partito Democratico. Subito dopo interviene Delrio: “Che ci siano scienziati vicini al PD che vanno in giro a dare notizie false per accreditare le tesi del PD è una cosa che fa ridere i polli”. E Bagnai risponde: “Non ho detto questo”.

Ma con chi ce l’aveva Bagnai, che in trasmissione su richiesta della conduttrice aveva detto di non voler fare nomi? In un tweet successivo il senatore della Lega indica chiaramente Roberto Burioni come l’obiettivo della sua polemica e linka un’intervista di Matteo Renzi che risale all’agosto 2019 in cui il senatore di Scandicci, che all’epoca aveva proposto il governo M5S-PD ma ancora non aveva lasciato il Partito Democratico e fondato Italia Viva, proponeva proprio Burioni come ministro della Sanità. Tuttavia chiamare Burioni “organico al PD” appare davvero una forzatura, proprio perché il professore del San Raffaele aveva rifiutato una candidatura propostagli proprio da Renzi prima della rovinosa campagna elettorale del 2018 che aveva portato alle dimissioni da segretario del senatore di Scandicci e alla vittoria di Nicola Zingaretti. La proposta di Burioni ministro da parte di Renzi, che sapeva benissimo all’epoca che i grillini lo vedevano come il fumo negli occhi per gli scontri avuti con lui all’epoca del DL Lorenzin, sembrava all’epoca più una provocazione da parte dell’attuale leader di Italia Viva.

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