Zaia taglia i tamponi gratis ai no vax in Veneto: “Dobbiamo fare delle scelte”

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2021-12-03

Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha annunciato che le Ulss non effettueranno più tamponi gratis per ottenere il Green Pass temporaneo: “Resteranno disponibili soltanto per chi rientra nelle categorie a rischio o ha i sintomi della positività al Coronavirus”

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Ennesimo colpo ai no vax: dopo lo stop alla maggior parte delle attività ricreative, alle quali dal 6 dicembre si potrà accedere soltanto col Super Green Pass rilasciato in caso di vaccinazione o guarigione dalla malattia, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ordina la stretta sui tamponi gratuiti erogati dalle Ulss. Resteranno disponibili soltanto per chi rientra nelle categorie a rischio o ha i sintomi della positività al Coronavirus.

La carenza di personale in Veneto

Il motivo della decisione risiede nella carenza di personale nelle aziende sanitarie, che con l’aumento dei casi non può più continuare a sprecare energie per garantire il Green Pass temporaneo a chi ha deciso di non vaccinarsi. “Per noi il servizio al cittadino è inviolabile – ha detto Zaia in un’intervista a La Stampa – e non ci sono differenze di scelte vaccinali, però il problema è che ci sono le priorità e in questa fase con un’alta circolazione del virus siamo arrivati quasi al collasso dei tamponi per uso diagnostico”. Il Veneto è tra le regioni che fanno più tamponi in Italia, circa 140mila al giorno. “Però quando tu hai tremila contagiati – prosegue il governatore – come nella giornata di oggi, si devono fare delle scelte. Per non parlare del fatto che i tamponi ci servono anche per le scuole: abbiamo quasi 500 contagiati tra gli studenti e dobbiamo monitorarli. Insomma, c’è una scala di priorità che va rispettata”.

Luca Zaia contrario all’obbligo vaccinale

Quanto al dato sui no vax, per Zaia è “scandaloso” che ci sia ancora un 25 /30 per cento di adulti che ancora devono vaccinarsi, ma resta scettico sull’obbligo: “Prevederebbe il Tso, ed è fattibile in un Paese in cui non possiamo nemmeno chiedere la carta d’identità ad un cittadino? Per favore siamo seri”. Il governatore ci ha tenuto però a lasciare un appunto ai no vax: “In Veneto l’80% di quelli in terapia intensiva sono non vaccinati, così come il 55% degli ospedalizzati nei reparti normali”.

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