L’emorragia di voti M5S in Friuli Venezia Giulia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-05-01

Dove sono andati a finire i voti persi dai grillini nella regione in cui hanno subito un arretramento anche rispetto al 2013? In gran parte alla Lega…

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Cosa è successo nelle elezioni in Friuli Venezia Giulia? I risultati hanno incoronato Massimiliano Fedriga e la Lega Nord, che hanno stravinto nella regione in cui il Partito Democratico ha registrato un calo robusto di preferenze dopo l’esperienza di Debora Serracchiani e il Carroccio ha superato di gran lunga Forza Italia. Ma a colpire è stato anche il risultato dei grillini, in totale controtendenza: il MoVimento 5 Stelle ha perso voti sia rispetto alle politiche che rispetto alle amministrative di cinque anni fa, tanto che avrà un deputato regionale in meno rispetto al 2013. Il Messaggero spiega oggi che  il modesto dato friulano non è isolato: da tempo il M5S alle amministrative funziona molto peggio rispetto alle politiche. Già alle comunali del giugno 2017 non entrò in nessuno dei 20 ballottaggi dei capoluoghi; poi la lista grillina alle regionali siciliane raggiunse il 26% (contro il 35% del candidato presidente) cioè quattro punti meno di quanto ottennero,sommandoli, i partiti del centrosinistra e della sinistra; poi ancora M5S è arrivato terzo alle regionali del Lazio anche se si è votato lo stesso giorno delle trionfali politiche; infine il 22 aprile in Molise i pentastellati sono scesi dal 44% delle politiche a quota 32% consegnando la Regione al centrodestra.

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I flussi di voto in Friuli (Il Messaggero, 1 maggio 2018)

Ma c’è un altro dato enucleato dai calcoli di SWG sui flussi elettorali in Regione e riepilogato nell’infografica pubblicata oggi dal Messaggero: «Il voto friulano è la dimostrazione che i Cinquestelle non hanno “colonizzato” l’Italia. Si tratta di un voto di protesta fortissimo ma che, dopo essere stato utilizzato alle politiche per silurare la classe dirigente soprattutto nel centro-sud, adesso torna ad inabissarsi nell’astensione». «L’impressione – continua Risso – è che la gran parte dell’elettorato M5S non esca dal guscio dell’apoliticità: protesta, ma poi non indica una politica, in particolare quando si tratta di dare indicazioni sul territorio. E poi c’è un altro elemento che la dice lunga: oltre il 40%degli elettori M5S del Friuli mostrano fiducia anche verso la Lega». Dati che soprattutto per quanto riguarda i flussi analizzati dalla SWG sono estremamente interessanti. Come detto il 60% dei 170.000 elettori M5S friulani lle politiche, ovvero quasi due su tre, hanno scelto di non votare e l’8%(14.000) hanno cambiato casacca emigrando in 9.000 verso la Lega e in circa 5.000 verso il Pd.

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