La storia dell’endorsement di Putin al murale di Jorit e la sua reazione

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Il murales con il volto di Fedor Dostoevskij realizzato dallo street artist Jorit a Napoli è stato lodato da Vladimir Putin, che l'ha citato in un discorso pubblico

Il presidente della Federazione russa Vladimir Putin ha citato il murales realizzato a Napoli dallo street artist Jorit che raffigura il volto di Fedor Dostoevskij elogiando il gesto. Da giorni infatti la propaganda del Cremlino sta prendendo di mira l’Occidente accusandolo di aver messo in campo una politica di “rimozione” dei simboli della cultura russa. Parlando in conferenza stampa con gli operatori della cultura Putin ha detto: “Penso che molti sappiano, abbiano visto, come a Napoli un artista di strada di recente abbia dipinto sul muro di un palazzo il ritratto dell’ormai “cancellato in Occidente” scrittore russo Fëdor Dostoevskij. Dà ancora speranza, che attraverso la simpatia reciproca delle persone, attraverso una cultura che collega e unisce tutti noi, la verità sicuramente si farà strada”.



La storia dell’endorsement di Putin al murale di Jorit e la sua reazione

Messaggio rilanciato dallo stesso artista sui suoi canali social, corredato da un commento sorpreso: “Assurdo, Putin parla del murale di Dostoevskij a Napoli. È mai possibile che sono riuscito a fare più io, semplice cittadino, per la pace con un murale che il nostro governo? Mi sorge il dubbio, ma se Putin “si apre” all’Occidente con un semplice murale, cosa farebbe in caso di proposte di cessate il fuoco serie? Ma non è che in fondo in fondo ai nostri leader questa guerra fa quasi comodo? Sono domande eh”.

L’opera è apparsa sui muri dell’istituto Augusto Righi del quartiere Fuorigrotta pochi giorni dopo la polemica sollevata intorno alla decisione dell’Università Bicocca di Milano di sospendere un corso che il professor Paolo Nori avrebbe dovuto tenere proprio su Dostoevskij. Il murale fa parte del progetto “Right between the eyes” della Fondazione Jorit, finanziato dalla Regione Campania. Sotto il dipinto Jorit ha inserito – come fa sempre – un testo che facesse “da sfondo”: nel caso in questione è un estratto di “Uccellacci e Uccellini” di Pier Paolo Pasolini.