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Feltri e i femminicidi: “Bisogna accogliere le motivazioni degli assassini”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-09-21

Nonostante le scuse di Barbara Palombelli, il fondatore di Libero Quotidiano sostiene che dalla conduttrice di Forum siano arrivate “parole intelligenti” sui femminicidi

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Barbara Palombelli, dopo una tribolazione durata alcuni giorni, ha chiesto scusa per le sue parole sui femminicidi e sui comportamenti delle donne che, in taluni casi, potrebbero aver “esasperato” le reazioni (omicide e violente) da parte degli uomini. La conduttrice di Forum, nel corso di un suo intervento radiofonico, si è cosparsa il capo di cenere, sottolineando le sue responsabilità per non essere “riuscita a spiegarsi bene”. Insomma, dopo le polemiche il caso si è smontato. Nonostante il passo indietro, però, c’è chi come Vittorio Feltri decide di andare controcorrente, dando ragione alla “versione originale” pronunciata dalla giornalista in tv.

Vittorio Feltri e i femminicidi: “Bisogna accogliere le motivazioni degli assassini”

In un editoriale pubblicato su Libero quotidiano, l’ex giornalista sottolinea come in passato abbia avuto diverse frizioni con la conduttrice di Forum. Una polemica che ha radici profonde e ben radicate. Era lo scorso febbraio quando Feltri, rispondendo proprio a una domanda di Palombelli a Stasera Italia, disse di veder bene a Palazzo Chigi Hitler. Una battuta fuori luogo che portò a una polemica in diretta, proseguita anche sui social. Ma, nonostante questo fatto (citato nello stesso editoriale), il fondatore di Libero sostiene:

“Ha ragione la Palombelli, altro che biasimarla: si è limitata a considerare che quando c’è un litigio, a prescindere dalle conseguenze, si è sempre in due a provocarlo e prima di emettere sentenze di condanna bisogna esaminare i motivi che hanno scatenato la furia omicida”.

Insomma, secondo Feltri le parole di Barbara Palombelli sono state “intelligenti” e hanno messo in evidenza un qualcosa che non viene mai messo in risalto quando si racconta un fatto di cronaca nera come un femminicidio. Il fondatore di Libero, però, dice che questo concetto va di pari passo con la condanna necessaria per ogni atto di violenza. Ma sottolinea che:

“Prima di giudicare gli assassini bisognerebbe esaminare con distacco quanto succedeva nella famiglia in cui è avvenuto il fatto di sangue […] Ovvio che chi uccide ha sempre torto,ma è altrettanto ovvio che è indispensabile accogliere le motivazioni che lo hanno spinto ad armarsi la mano di coltello o di pistola”.

“E lo stupro vien da sé”

Una posizione che non sorprende. Non a caso, infatti, sul suo giornale venne ospitato un articolo firmato da Azzurra Barbuto (ora in rotta con la nuova direzione dopo i ripetuti “inviti” alla rescissione del contratto) sul caso Genovese, dal titolo emblematico: “E lo stupro vien da sé“. All’epoca si parlava del caso Genovese e dell’accusa di violenza sessuale (ripetuta) perpetrata – secondo le accuse e le denunce – dal fondatore di Facile.it nei confronti di una giovane ragazza. E la giornalista “preferita” da Feltri puntò il dito contro la vittima andando a rimestare in quei sobborghi di un retro-pensiero di chi cerca le colpe nelle donne per le violenze subìte dalle donne.

(foto: Da L’Aria che Tira, La7)

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