Virginia Raggi: è il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero il suo asso nella manica?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-08-30

Il patrone della Sampdoria sembra l’uomo a cui Virginia Raggi potrebbe affidare le questioni sportive se riconfermata alla guida della città

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Dopo l’annuncio di Pippo Franco al fianco di Michetti, Virginia Raggi rilancia: nelle ultime ore sembra che a sostegno della sindaca grillina potrebbe esserci Masssimo Ferrero, numero della Sampdoria. I due sono stati intercettati durante una cena a Testaccio, mentre cenavano presso il famoso ristorante Consolini.

Sul tavolo ci sarebbe la candidatura del presidente della Sampdoria, a cui in caso di elezioni sarà affidato il compito di portare avanti il versante sportivo del programma elettorale della sindaca uscente.

Raggi: è viperetta Massimo Ferrero il suo asso nella manica? Intercettati a cena, le dichiarazioni dei protagonisti.

“C’è bisogno del supporto di tutti e del Presidente Ferrero che è un valore aggiunto. Ci presentiamo in coalizione con più liste civiche e ce n’è una per gli sportivi – ha commentato l’inquilina del campidoglio – sono gli ‘sportivi per Roma’ che vogliono continuare e implementare quanto abbiamo fatto. Lo sport aumenta la qualità della vita”.

Alla domanda in merito ad una sua possibile candidatura, Ferrero ha esclamato: “Lo scopriremo presto”.  “Abbiamo lavorato tantissimo – ha aggiunto Raggi- sulle palestre scolastiche e sui centri sportivi comunali: sono i luoghi dove nasce lo sport e che vengono frequentati fin da piccoli. Durante il Lockdown abbiamo aperto le ville e i parchi comunali apposta per gli sportivi”. Per Ferrero, “il sindaco Raggi adora veramente questa città e lo sport. Che facciamo, viene un altro sindaco e disfa tutto? Lo sport è vicino alla sindaca Raggi. Nessuno ha mai fatto tanto come lei per i ragazzini in mezzo alla strada. L’abbiamo massacrata ma ora va sostenuto. E’ un raggio di sole”.

Infuriato, e forse spaventato, Carlo Calenda. Dopo Pippo Franco, il nome di Ferrero fa imbestialire il candidato di Azione.

“Il rischio di questo ultimo mese di campagna elettorale è che i grandi partiti cercheranno di militarizzare gli elettorati dicendo ‘chi è di destra voti a destra o ‘chi è d sinistra scelga la sinistra’ senza guardate la qualità dei candidati, il lavoro fatto e i programmi”. Lo ha detto Carlo Calenda in un incontro pubblico a Santa Marinella.

“Abbiamo Pippo Franco – ha aggiunto – che si candida con Michetti per fare l’assessore alla Cultura mentre Ferrero sceglie la Raggi. Noi possiamo anche riderci ma quello che emerge è che i partiti scelgono indipendentemente dal lavoro fatto in profondo e dalla qualità dei candidati trattando gli elettori come chi supinamente segue le indicazioni arrivate dall’alto”.

 

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