Fact checking
Tutte le volte che Virginia Raggi ha messo la parola fine al fenomeno dei centurioni al Colosseo
di Giovanni Drogo
Pubblicato il 2017-11-10
A fine ottobre è scaduta l’ordinanza che proibiva ai centurioni di lavorare al Colosseo. La settimana scorsa due turiste sono state rapinate da un gruppo di centurioni. Ma Virginia Raggi non aveva detto che…
Due turiste inglesi Hazel Wilks, 28 anni, e Laily Moffat, 26 anni, hanno denunciato di essere state derubate da uno dei Centurioni del Colosseo. Le due ragazze, riporta RomaToday, stavano scattandosi una foto davanti allo storico monumento quando uno dei tanti Centurioni che “lavorano” al Colosseo si è avvicinato e ha strappato loro di mano il cellulare. Alle due ragazze è stato chiesto di mettersi in posa per una foto con altri gladiatori e solo dopo il pagamento di 40 euro a testa è stato restituito lo smartphone.
Le turiste rapinate dai Centurioni al Colosseo
Una delle tue turiste ha anche raccontato di essere stata toccata “in modo inappropriato” da uno dei Centurioni. Lasciando così intendere di essere stata in qualche modo palpeggiata o toccata in maniera non consona. L’episodio sarebbe avvenuto nel pomeriggio di giovedì 2 novembre. Le due turiste, visibilmente scosse, hanno dichiarato di non voler più mettere piede in Italia e a Roma. Parole dettate sicuramente dal ricordo di una brutta esperienza vissuta in quello che dovrebbe essere il gioiello della Capitale.
Ma da anni il Colosseo è preda di questi figuranti in costume con l’elmo e lo scopettone in testa che importunano i turisti (e le turiste in particolar modo) estorcendo una specie di pizzo per le foto scattate davanti a quello che evidentemente considerano un panorama di loro proprietà. Tanto più che i Centurioni sono degli abusivi, e non hanno alcuna licenza per poter operare davanti all’Anfiteatro Flavio. La questione è nota da tempo e già nel 2015 l’allora Commissario di Roma Capitale Paolo Tronca aveva disposto con un’ordinanza di vietare “qualsiasi attività che preveda la disponibilità ad essere ritratto come soggetto in abbigliamento storico (c.d. centurioni) in fotografie o filmati, dietro corrispettivo in denaro. Il divieto si impone ai fini della tutela della sicurezza urbana – in quanto i soggetti dediti a tali attività agiscono frequentemente con modalità inopportune, insistenti e talvolta aggressive – e del decoro del patrimonio artistico, storico e monumentale della città”.
Virginia Raggi e il regolamento decoro per “mettere la parola fine” ai Centurioni
Anche Virginia Raggi ad aprile aveva ribadito che la città “non può essere ostaggio di centurioni e risciò annunciando di aver pronto un nuovo regolamento decoro per tutelare la Capitale. La sindaca aveva infatti rinnovato l’ordinanza di Tronca che però era stata impugnata – con successo – dinnanzi al Tar da alcuni dei figuranti in costume. Proprio ad aprile il Tar aveva sospeso l’ordinanza della Raggi dicendo che il fenomeno dei finti centurioni non poteva considerarsi emergenza.
La Raggi – che ha pronto il regolamento – non ha desistito e ha emanato a luglio una nuova ordinanza che questa volta il Tar ha ritenuto valida. Alla notizia della sentenza del Tar la Raggi su Facebook aveva parlato di una vittoria della legalità spiegando di aver “voluto garantire ai cittadini e ai turisti il diritto di godere del patrimonio storico, artistico e culturale della città”. Anche perché, scriveva la Raggi “troppo spesso abbiamo visto comportamenti insistenti e molesti, talvolta addirittura aggressivi”. Comportamenti ai quali la sindaca diceva “di aver finalmente messo fine”.
In realtà si tratta di un finalmente molto poco definitivo, perché anche quell’ordinanza era destinata a scadere. Ed infatti è scaduta il 31 ottobre.
Ma niente paura, perché ancora ad inizio settembre la Raggi ricordava come la sua amministrazione avesse “messo la parola fine al fenomeno dei centurioni”. Evidentemente questa parola fine non deve essere giunta alle orecchie dei diretti interessati che, anche a causa della fine dell’ordinanza, sono tornati sotto al Colosseo. Ma niente paura, perché in qualche cassetto la Raggi ha ancora pronto e caldo il nuovo regolamento. Solo che evidentemente bisogna lasciarla lavorare. E che male c’è se intanto si lasciano lavorare anche i centurioni?