Vaccini, le 27 famiglie di Rimini escluse dall’iscrizione al nido o alla scuola d’infanzia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-08-06

Dunque, ribadiscono da Palazzo Garampi, i loro figli “non potranno né accedere né frequentare le scuole d’infanzia comunali”; i posti decaduti saranno subito riassegnati, secondo la graduatoria, a coloro che si sono collocati in posizione utile

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Sono 27 le famiglie riminesi con bimbi non in regola con gli obblighi vaccinali. E a loro il Comune ha inviato le lettere di decadenza dell’iscrizione al nido o alla scuola dell’infanzia per l’anno scolastico 2019-2020. Mentre altre 23 sono sotto monitoraggio. Dunque sono 27 le famiglie riminesi  che non hanno consegnato, entro il termine fissato per il 10 luglio, alcuna documentazione prevista a comprova della regolarità vaccinale dei propri figli, “in palese violazione della legge nazionale cosiddetta Lorenzin”. Dunque, ribadiscono da Palazzo Garampi, i loro figli “non potranno né accedere né frequentare le scuole d’infanzia comunali”; i posti decaduti saranno subito riassegnati, secondo la graduatoria, a coloro che si sono collocati in posizione utile.

Vaccini, le 27 famiglie di Rimini escluse dal nido o dalla scuola d’infanzia

Inoltre ci sono 23 posizioni sotto monitoraggio ulteriore da parte degli uffici comunali. Si tratta di bambini per cui sono stati presentati documenti o parziali o non attestanti chiaramente la situazione vaccinale. Così è stato instaurato un contradditorio con richiesta di completare la documentazione con certificato vaccinale di frequenza ed assegnazione di un termine perentorio. Come sottolinea l’assessore ai Servizi educativi, Mattia Morolli, si tratta dell'”ultimo passaggio del complesso percorso di recupero degli inadempienti all’obbligo vaccinale. Un percorso molto lungo e duro- aggiunge- che ha però permesso di recuperare gradualmente il gap romagnolo, e riminese in particolare, avvicinandolo sempre di più  alla media della Regione”.

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Un autobus con pubblicità delle reazioni avverse a Rimini

La decadenza dalla frequenza scolastica per 27 bimbi, conclude, e’ “logica conseguenza di questa attivita’ portata avanti per la tutela della salute di tutti i bambini e delle loro famiglie, riconosciuta anche dal Tar dell’Emilia Romagna nella sentenza che a fine maggio ha respinto i ricorsi contro l’ordinanza”.

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