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Era vaccinato l’insegnante che a Rende si è dato fuoco davanti alla Caserma dei Carabinieri
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2022-02-01
Lotta tra la vita e la morte l’insegnante 33enne che ieri si è dato fuoco davanti alla caserma dei carabinieri di Rende, in Calabria
Prima delle 10 di ieri mattina, a Rende, un insegnante 33enne si è cosparso di benzina e si è dato alle fiamme davanti alla caserma del Comando provinciale dei carabinieri. Le sue condizioni sono molto gravi ed è stato trasferito al reparto ustioni del Cardarelli di Napoli. Diversi video sono circolati in rete mostrano la scena: il docente resta in piedi, avvolto dal fuoco, nessuno interviene per aiutarlo. All’improvviso sopraggiungono sulla scena due persone, che lavorano come gommisti nell’officina dall’altra parte della strada. Si chiamano Roberto Viatore, titolare dell’impresa, e Dmytro Berezyak, un suo collaboratore: i due spengono le fiamme con l’estintore, e tutto sembra essersi risolto. “Sarebbero bastati altri trenta secondi – dice Viatore a Fanpage.it – e staremmo parlando di un’altra storia”. L’uomo ha riportato ustioni su oltre il 70% del corpo. Berezyak ha invece commentato: “Neanche nei film si vedono queste cose”. A ricostruire l’esatta vicenda un giovane che ha assistito alla scena: “È stata una scena terribile – dice a lacnews24 – Intorno alle 9.50 lo abbiamo visto scendere dall’auto con una tanica da 20 litri. Ha fatto due soste: alla prima si è buttato la benzina addosso e nel frattempo io ho fatto la telefonata al 112 dicendo che c’era questo ragazzo che si stava buttando benzina addosso. Nel frattempo lui ha continuato a camminare arrivando davanti alla sede dei Carabinieri, si è buttato addosso altra benzina e si è dato fuoco”.
Era vaccinato l’insegnante che a Rende si è dato fuoco davanti alla Caserma dei Carabinieri
Un tweet del sindacato Uil Scuola Monza e Brianza – poi rimosso – aveva lasciato intendere che l’uomo avesse cercato di suicidarsi perché sospeso dall’incarico in quanto non vaccinato. La notizia è stata smentita da Salvatore Bruno, giornalista di lacnews24, che ha riportato come l’uomo fosse in attesa della terza dose e avesse tutte le carte in regola per lavorare. La tesi di un altro quotidiano online locale, Calabria7, è che non avesse superato lo shock della morte del padre.