Fatti

Umbria, le candidate di PD e M5S si sfilano

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-09-22

Stamattina si parlava di un possibile ticket Proietti-Di Maolo. Entrambe si sono sfilate. Quello dell’Umbria doveva essere il banco di prova dell’intesa Zingaretti-Di Maio. Rischia di fallire prima di partire

article-post

Da due candidate a nessuno. Stamattina si parlava di un ticket Proietti-Di Maolo per la candidatura comune di Partito Democratico e MoVimento 5 Stelle alla Regione Umbria. Nel pomeriggio entrambe le candidate si sono sfilate: la sindaca di Assisi ufficialmente, per la presidente dell’Istituto Serafico si parla solo di voci, per ora, ma con conferme autorevoli. E in campo rimane a questo punto solo Andrea Fora, candidato presidente civico per le regionali in Umbria appoggiato dal Pd.

Umbria, le candidate di PD e M5S si sfilano

– “E’ sempre stata mia intenzione continuare ad essere sindaco di Assisi, e c’è bisogno di una coalizione ampia, innovativa, basata su un patto civico che proceda unita per il bene dell’Umbria”: ha dichiarato Stefania Proietti. Il suo nome come candidato presidente era stato proposto dal capo politico del MoVimento 5 Stelle Luigi Di Maio sul Blog delle Stelle. Successivamente aveva però preso piede il nome di Francesca Di Maolo, presidente dell’istituto Serafico di Assisi. Che in queste ore sta decidendo se accettare o meno la candidatura. “Ringrazio il M5S – ha scritto Proietti in una nota diffusa stamani – per avere indicato il mio profilo a candidato presidente della Regione, come una possibile sintesi di quella unità che già da tempo in tanti auspicavamo, e sono sinceramente lusingata per i tanti attestati di stima che mi sono giunti in questi giorni. Riuscire a conquistare il rispetto e la fiducia di una ulteriore forza politica per un profilo civico come il mio è un grande passo di conciliazione, che è ciò che più serve ai nostri cittadini e alle nostre Istituzioni: mettere da parte le divisioni e – ha sottolineato Proietti – ricondurre all’unità le forze politiche su progetti che abbiano come unica finalità il bene comune”.

candidato m5s pd umbria

Il rifiuto della candidatura da parte di Di Maolo invece è stato annunciato da Andrea Fora, presidente di Confcooperative e primo candidato del PD su cui il M5S aveva posto il veto. Il passo indietro di Di Maolo è stato confermato dall’AdnKronos e anche da Fiammetta Modena, senatrice umbra di Forza Italia. A questo punto PD e M5S si trovano senza candidato a cinque settimane dalle elezioni. Il centrodestra invece è compatto sulla sindaca della Lega Donatella Tesei. Quello dell’Umbria doveva essere il banco di prova dell’intesa Zingaretti-Di Maio. Rischia di fallire prima di partire.

Leggi anche: Enzo Amendola, ministro contro l’Austerity

Potrebbe interessarti anche