Fact checking

Tutto il sud contro Sara Lalli "che spera nel Vesuvio" (ma è un fake)

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2017-08-22

Se un commento offensivo è fatto da un account fake usato da un troll è meno offensivo? No. Ma forse a quel punto non ha senso perdere tempo ad augurare la morte ad una persona che nemmeno esiste

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Dopo la notizia del terremoto ad Ischia non sono mancati, come sempre, i commenti dei raffinati comici che si dispiacevano perché la natura “aveva sbagliato di poco”. I soliti razzisti da tastiera in vena di fare sottile umorismo (o come lo chiamano loro “black humor”) si interrogano sul motivo per cui il terremoto ha colpito Casamicciola e non invece Napoli, magari provocando l’esplosione del Vesuvio. È la solita eterna riproposizione dell’odio nei confronti dei napoletani, che per molti rappresentano tutto “il male” dell’Italia.

Il solito razzismo nei confronti dei napoletani

Nei commenti (ora cancellati) di un articolo su Fanpage si è distinto quello di una certa Sara Lalli che “sperava nel Vesuvio, ma il terremoto va bene lo stesso”. Complice il fatto che dalla profile pic questa Lalli sembra essere una bella ragazza e che dalle informazioni presenti sul profilo Facebook si evince che è una modella che “vive a Monza” i commenti che invitavano ad insultare l’autrice del post non si sono fatti attendere. Non è proprio il massimo rispondere ad un’offesa con un altro insulto, ma in fondo è proprio a questo che servono i social network.
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Ecco quindi che partono spedizioni punitive virtuali per difendere l’onore della città partenopea e dei napoletani. Non tutti sono animati di buone intenzioni, ma come si suol dire chi la fa l’aspetti. Anche se reagire in questo modo e con questa violenza non fa certo buona pubblicità ai difensori della napoletanità.
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I commenti e probabilmente i messaggi inviati privatamente a Sara Lalli hanno tutti lo stesso tono. Inutile indugiare oltre.
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Del resto questa Lalli, anche se è una “modella del Nord” è una persona qualsiasi che ha voluto spargere un po’ di odio su una città e sui suoi abitanti ricevendone in cambio altrettanto.

Sara Lalli non esiste

Ma come in tutte le storie dell’Internet c’è un altro aspetto interessante. Siamo così abituati a dare per scontato che Facebook sia una copia esatta del mondo reale da non accorgerci ad esempio che l’anonimo insultatore, che senza dubbio esiste, si è nascosto dietro un profilo fake. Il profilo Facebook di “Sara Lalli” infatti è pieno di foto prese dai profili social della cantante, modella e attrice romena Antonia Iacobescu. Per scoprilo è sufficiente fare una ricerca su Google immagini, e qualche utente lo ha fatto e ha iniziato a segnalare il profilo come fake.
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Sara Lalli quindi non esiste e del resto anche su Ask.fm qualcuno ha usato le foto di Antonia Iacobesucu per dare vita e corpo ad un profilo fake. Questo però non vuol dire che il suo commento non abbia un peso o che non sia offensivo. Il fatto che l’autore abbia sentito il bisogno di nascondersi dietro un profilo fake non significa che quell’offesa non esiste. Probabilmente però l’account fake ci aiuta a capire che l’autore è uno di quelli che si diverte a provocare la reazione indignata ed esagerata (che bisogno c’è di minacciare di morte una persona per aver fatto una “battuta” così banale?) un troll insomma.

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