Ora Trump vuole cacciare l’esperto che ha detto che si potevano salvare più vite con il lockdown

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-04-13

Negli Usa il numero delle vittime di persone contagiate dal Coronavirus è arrivato a 22.108. I casi accertati sono 557.571. Ma il presidente ha preso di mira Anthony Fauci

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Anthony Fauci rischia di non essere più il virologo “in chief” della Casa Bianca. Il presidente Trump ha manifestato pubblicamente disagio nei confronti del più grande esperto USA di malattie infettive che si è permesso di far notare che se The Donald avesse ascoltato prima gli esperti medici favorendo il lockdown sul quale invece gli stati sono andati in ordine sparso avrebbe potuto salvare più vite. E lo ha fatto ritwittando un post di una repubblicana ex candidata al Congresso, DeAnna Lorraine, che si concludeva con la frase “Time to #fireFauci” (è il momento di licenziarlo, ndr).

donald trump anthony fauci

“Fauci ora sta affermando che se Trump avesse ascoltato prima gli esperti medici, avrebbe potuto salvare più vite. Il 29 febbraio Fauci diceva alla gente che non c’era nulla di cui preoccuparsi e non rappresentava una minaccia per gli Stati Uniti in generale. Time to #Fire Fauci”, ha scritto Lorraine del tweet. Ritwittando questo post, Trump ha aggiunto: “Mi dispiace, notizie false, ho bandito la Cina molto prima che la gente parlasse”. Uno dei tanti tweet con cui domenica Trump ha difeso la sua risposta all’epidemia coronavirus, puntando il dito contro la Cina, l’Organizzazione mondiale della sanità, l’ex presidente Barack Obama, i governatori della nazione, il Congresso, Democratici in genere e mezzi di informazione. Trump, ricorda il New York Times, ha bloccato gli arrivi negli Usa dal 2 febbraio di cittadini non americani o residenti permanenti che erano stati in Cina nei precedenti 14 giorni. Ma il provvedimento non ha impedito l’arrivo negli Usa di 40.000 americani e altri viaggiatori dopo quella data. Fauci e altri esperti di sanità pubblica erano inizialmente scettici sul fatto che le restrizioni ai viaggi in Cina sarebbero state utili quando il presidente le aveva prese in considerazione per la prima volta, ma poi hanno cambiato idea.

fosse comuni coronavirus new york
Le fosse comuni per le vittime del Coronavirus a New York

Negli Usa il numero delle vittime di persone contagiate dal Coronavirus è arrivato a 22.108. I casi accertati sono 557.571, secondo i dati forniti dalla Johns Hopkins University. Sono stati 1.514 i morti nelle ultime 24 ore. E le agenzie Medicare e Medicaid, i due programmi di assistenza sanitaria pubblica Usa per gli over 65 e i meno abbienti, agiranno per fare in modo che le strutture di assistenza agli anziani condividano ulteriori informazioni sui casi di coronavirus con residenti, personale e familiari. Lo scrive il Wall Street Journal, aggiungendo che alcuni parlamentari hanno chiesto la divulgazione dei nomi delle strutture colpite dall’epidemia. Non è ancora chiaro se alle strutture sara’ ordinato o vivamente consigliato di divulgare i casi a familiari, residenti e personale. E non e’ chiaro se il governo federale prenderà provvedimenti per raccogliere tutti i dati e rilasciare cifre totali sulla diffusione del virus nelle case di cura. Come e’ accaduto in molti altri Paesi, uno dei maggiori fattori che appesantiscono al bilancio delle vittime sono i decessi nelle case di cura e in altre strutture di assistenza a lungo termine. In alcuni degli stati che hanno registrato numeri di morti più bassi, in questo tipo di strutture si è verificata più della metà di tutti i decessi di persone contagiate dal coronavirus. I due programmi di assistenza stanno lavorando con altre agenzie federali per esplorare azioni che migliorerebbero la trasparenza sulla pandemia, ha spiegato un portavoce.

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