Attualità
Tutte le fake news del (folle) discorso di Trump: dai brogli alla campagna vaccinale
di Giorgio Saracino
Pubblicato il 2021-03-01
Ha detto anche che il primo mese di Joe Biden è stato disastroso, che non fonderà un nuovo partito e che si deve intervenire contro le piattaforme social “che mettono a tacere i conservatori”
“Abbiamo vinto le elezioni due volte”. L’ex presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump ne è ancora convinto. In cuor suo le due volte sarebbero: 2016, quando effettivamente vinse contro la democratica Hilary Clinton; 2020, quando effettivamente perse contro Joe Biden e Kamala Harris. Continua a parlare di brogli e imbrogli, gli stessi con cui aizzò la folla che poi occupò Capitol Hill (un evento in cui persero la vita cinque persone). Lo ha fatto intervenendo per la prima volta pubblicamente dopo aver lasciato la Casa Bianca – che ha promesso (qualcuno direbbe minacciato), di riprendere nel 2024 – durante una conferenza dei conservatori a Orlando. Ha toccato vari temi, sparando diverse (discutibili) sentenze.
Trump, il discorso e le fake news: le elezioni vinte due volte
Abbiamo vinto le elezioni due volte. Chi lo sa? Potrei anche decidere di batterli per la terza volta. Il nostro viaggio iniziato quattro anni fa non è finito. Le elezioni sono state truccate, la Corte Suprema e altri tribunali non hanno voluto far nulla. Non hanno avuto il coraggio di agire e di fare quello che andava fatto.
Il riferimento – lo ripetiamo – è alle elezioni vinte contro Hilary Clinton nel 2016, e a quelle perse contro Joe Biden nel 2020. Che però per lui ha vinto (anche se ha registrato una delle sconfitte catastrofiche della storia degli Stati Uniti, perdendo sia Camera che Senato). Ma – come si sa – le sue sono accuse prive di fondamento, per le quali tutti gli addetti ai lavori si sono pronunciati: non ci sono stati brogli elettorali.
Trump, il discorso e le fake news: tornare alla Casa Bianca
Non fonderò un nuovo partito, c’è già il partito Repubblicano. Riprenderemo la Camera, vinceremo al Senato e un presidente repubblicano farà un ritorno trionfale alla Casa Bianca. E indovinate chi sarà?
Così scioglie i dubbi di chi pensava si sarebbe ritirato dalla scena politica, come d’altronde fanno solitamente gli ex presidenti degli Stati Uniti (usciti sconfitti dalla Casa Bianca). C’era chi nel suo discorso di arrivederci aveva colto nel “ci rivedremo” un messaggio: tronerò, se non io, qualcuno della mia famiglia. Ma, anche se l’eta avanza e avanzerà, sembra intenzionato a ripresentarsi lui stesso, in carne e ossa. Dice:
Odio ammetterlo ma probabilmente sono un politico
Trump, il discorso e le fake news: l’ottimo esito della campagna vaccinale è merito dei repubblicani
Quando ho lasciato l’incarico, ho consegnato alla nuova amministrazione un miracolo moderno due vaccini e un terzo appena approvato…lo abbiamo fatto in nove mesi. Non dimenticate quello che abbiamo fatto, non lasciate che se ne assumano il merito.
Parla dei vaccini Pfizer, Moderna e Johnson&Johnson. Vero. E però: Donald Trump è stato – e questo non lo dimentichiamo – uno dei primi a dire che il virus fosse “poco più di un’influenza”, che non ha mai speso una parola per obbligare i cittadini a usare le mascherine, che anche quando era ancora positivo al covid-19 si mostrava in pubblico senza dispositivi di protezione individuale e ha più volte negato che gli Usa non stessero rispondendo nel miglior modo possibile al virus. Che, tra i tanti presidenti, è e sarà ricordato tra quelli che hanno (a modo loro) negato l’esistenza di una pandemia. La peggiore della storia recente.
Trump, il discorso e le fake news: il primo mese di Biden disastroso
Joe Biden ha avuto il primo mese più disastroso di qualsiasi presidente nella storia moderna. Siamo passati da America first ad America last. Deve riaprire le scuole immediatamente, i bambini devono tornare a scuola e devono tornare adesso. Sta tradendo in modo vergognoso i giovani americani, sta crudelmente tenendo i bambini chiusi in casa, senza alcuna ragione.
Ecco, “senza alcuna ragione”. Per commentare quest’affermazione si rinvia alla lettura del paragrafo precedente. Se un ex presidente degli Stati Uniti d’America parla del virus commentando così la chiusura delle scuole (misura adottata nella stragrande maggioranza dei Paesi colpiti), beh, allora non c’è un granché da dire.
Trump e l’attacco alle piattaforme social che l’hanno bannato per sempre
Se il governo federale rifiuta di agire, allora in ogni stato dell’Unione le società di big tech, come Facebook, Google e Twitter devono essere punite con sanzioni ogni volta che mettono a tacere la voce dei conservatori. È arrivato il momento di rompere il loro monopolio e di ripristinare una competizione equa.
Il complotto contro di lui. Ma dimentica (o fa finta di farlo) il perché sia stato fatto fuori. Capitol Hill, 6 gennaio 2021, assalto al Campidoglio, quando prende la parola e – anche attraverso i social – dice:
So che ognuno di voi presto marcerà sul Campidoglio per far sì che oggi la vostra voce, pacificamente e patriotticamente, venga ascoltata. Combattete. Combattiamo come dannati.
Quello che è successo, poi, è storia. E i social non gliel’hanno perdonato, perché non possono permettere che la loro piattaforma diventi un mezzo per incitare alla violenza.