Politica
Marco Travaglio e il suicidio politico del M5S
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-01-31
Il direttore del Fatto in un editoriale in cui elenca tutti i politici salvati dal Piddì spende anche due parole per i 5 Stelle
In un editoriale in cui elenca e affastella tutti i politici che sono stati salvati dalla Giunta per le Autorizzazioni a procedere per colpa del Piddì, Marco Travaglio oggi spende anche qualche parola per commentare la posizione politica del MoVimento 5 Stelle:
Ora la Giunta delle autorizzazioni a procedere del Senato deve rispondere alla richiesta del Tribunale dei ministri di processare Salvini per sequestro di persona sul caso Diciotti. E già si sa che Lega e FI voteranno no, mentrePde sinistradirannosì. Invece i 5Stelle, dopo aver annunciato il sì, si tormentano su un punto non secondario: il quesito non è, come nei casi di immunità parlamentare, se Salvini sia perseguitato dai giudici; ma se il ministro dell’Interno (con tutto il governo) abbia tenuto per 5 giorni la nave Diciotti nel porto di Catania per “un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante o per un preminente interesse pubblico”.
Se la questione fosse solo giuridica, dovrebbero rispondere che sì, lo scopo non era sequestrare quei disperati, ma inchiodare gli altri Paesi all’impegno assunto un mese prima in Consiglio europeo di ripartirsi su base volontaria i migranti in arrivo (tant’è che appena Vaticano, Irlanda e Albania si dissero disponibili, la nave sbarcò). Enegare l’autorizzazione a procedere. Ma la questione è soprattutto politica e il M5S si suiciderebbe se votassero con FI e Lega per salvare il ministro: meglio autodenunciarsi e assumersi la responsabilità della scelta; ma autorizzare il processo.