Politica
Travaglio e Giulio Gallera: «Sembra incredibile, ma è proprio lui l’assessore alla sanità»
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-04-10
Marco Travaglio torna sull’emergenza Coronavirus in Lombardia e sui due fratelli gemelli: il capocomico è il leghista Attilio Fontana,in arte“Umarell”, con l’inseparabile spalla Giulio Gallera, detto anche “Compro- una-consonante”. Da ieri una nuova stella brilla nel cast del Nuovo Cabaret Pir(el)lone: il leghista Emanuele Monti
Oggi Marco Travaglio torna sull’emergenza Coronavirus in Lombardia e sui due fratelli gemelli: il capocomico è il leghista Attilio Fontana,in arte“Umarell”, con l’inseparabile spalla Giulio Gallera, detto anche “Compro- una-consonante”. Da ieri una nuova stella brilla nel cast del Nuovo Cabaret Pir(el)lone: il leghista Emanuele Monti, presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali, il quale alle critiche dei medici ha risposto che erano del PD:
Ma sarebbero ben lieti se i fratelli De Rege e il Monti si prendessero un po’ di riposo: già il fatto di saperli lontani dalle stanze dei bottoni potrebbe rincuorare il personale sanitario, oltre a evitare danni ulteriori. Se i tre cabarettisti si fossero riposati fin dall’inizio, la Lombardia si sarebbe risparmiata l’ordinanza che spediva nelle residenze per anziani i degenti Covid dimessi dagli ospedali ma ancora contagiosi. E anche il pappa-e-ciccia Regione-Confindustria che ha bloccato la zona rossa ad Alzano e Nembro dal 22 febbraio (primo contagio accertato) all’8 marzo (dl Chiudi-Italia).
E magari Fontana & Gallera avrebbero scoperto con 40 giorni d’anticipo la famosa legge 833 del 1978 che,in materia di “igiene e sanità pubblica”(art. 2 comma 3), recita: “Sono emesse dal presidente della giunta regionale o dal sindaco ordinanze di carattere contenibile ed urgente, con efficacia estesa rispettivamente alla regione o a parte del suo territorio comprendente più comuni e al territorio comunale”.
Quindi, se è vero (e non lo è) che lo sgovernatore &C. volevano la zona rossa in ValSeriana, dovevano procedere in autonomia anziché aspettare ilgoverno: come l’Emilia-Romagna, il Lazio, la Campania, la Calabria e la Sicilia, che si son fatte le proprie zone rosse senza scaricare barile su Roma. Con un adeguato periodo di relax, poi, il povero Gallera avrebbe scoperto un dettaglio ancor più sconvolgente: la legge in questione, che dice di aver “avuto modo di approfondire” solo tre giorni fa, non è una legge come un’altra.
Si intitola “Istituzione del servizio sanitario nazionale”. Cioè è la legge che regola i poteri degli assessori regionali alla Sanità. Cioè i suoi. Sempreché, si capisce, qualcuno l’abbia avvertito che, per quanto bizzarra possa apparirgli la circostanza, l’assessore alla Sanità è lui.