Tosap e canone unico: la bufala della tassa sull’ombra di balconi e verande

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-01-19

L’ultima legge di Bilancio ha cambiato la normativa sul canone che si paga per l’occupazione del suolo pubblico. Le novità partiranno dal 2021 e con la loro entrata in vigore si rischia di pagare una ‘tassa sull’ombra’ di balconi e verande

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L’ultima legge di Bilancio ha cambiato la normativa sul canone che si paga per l’occupazione del suolo pubblico. Le novità partiranno dal 2021 e con la loro entrata in vigore, secondo l’avvocato Giuseppe Pizzonia (Studio Tremonti Romagnoli Piccardi e Associati),  si rischia di pagare una ‘tassa sull’ombra‘ di balconi e verande. Questa è la storia del giorno (prima) circolata ieri al grido di “Ecco la tassa sull’ombra di balconi e verande”. Tutto questo perché, secondo l’avvocato, prima era prevista espressamente l’esclusione per balconi e verande, ora saltata.

“La legge di bilancio 2020, contiene tra le altre cose – spiega il tributarista – la revisione dei tributi locali relativi alla occupazione di suolo pubblico ed alla pubblicità. Dal 2021, tutto questo sarà sostituito da un nuovo prelievo, denominato Canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria. Gli enti locali dovranno emanare appositi regolamenti per disciplinare in dettaglio – entro i limiti stabiliti dalla legge – l’applicazione del nuovo canone”.

Per occupare suolo pubblico, ma anche per esporre un’insegna, i cittadini – ad esempio per un’impalcatura che potrebbe servire a ristrutturate la facciata dei palazzi, ora che c’è un apposito bonus facciate – e i titolari delle attività che utilizzano spazi pubblici dovranno chiedere apposita concessione o autorizzazione all’occupazione o alla diffusione di messaggi pubblicitari, e pagare contestualmente il relativo canone. In questo caso le norme prevedono anche sanzioni pesanti, con multe e rimozione delle occupazioni e pubblicità abusive. Per ora non ci sono problemi, ma il diavolo sta nei dettagli e nel 2021 si palesa il nuovo rischio che sollecita.

“Le regole di riferimento del nuovo canone non si differenziano sostanzialmente da quelle ancora in vigore per tutto il 2020. – afferma l’avvocato Pizzonia – Emerge però una differenza non di poco conto. Il nuovo canone, come il vecchio del resto, si applica anche alle cosiddette occupazioni del soprasuolo, cioè sull’ombra che i manufatti privati proiettano sul suolo pubblico. Se non che, ed è qui la novità, nelle nuove disposizioni non è stata riprodotta l’esclusione dal pagamento per l’ombra proiettata da balconi, verande e simili, fino ad oggi espressamente prevista dalla legge”.

Ieri è arrivata la smentita del ministero dell’Economia e delle Finanze: “Il tema di una pseudo ‘tassa sull’ombra‘ non esiste. Il nuovo canone previsto dalla Legge di Bilancio sostituisce i tributi locali Tosap e Cosap, derivando dagli stessi i presupposti impositivi. Per questa ragione, può colpire solo le fattispecie già gravate da Tosap e Cosap, tra le quali non è compresa l’occupazione tramite balconi e verande”.

tosap e canone unico
Tosap e canone unico (La Repubblica, 19 gennaio 2020)

D’altro canto già nei dettagli (del comunicato dell’avvocato dello Studio Tremonti) si nascondeva il diavolo: si diceva espressamente che sarebbero stati i comuni a doverla applicare (e quindi a decidere per una nuova tassa).

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