Il grande ritorno di Toninelli: «Controllerò De Micheli e Conte»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-09-19

Danilo Toninelli torna a parlare in un’intervista a La Stampa dopo l’addio al governo con la nascita del Conte Bis e fa sapere che terrà il fiato sul collo del suo successore Paola De Micheli

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Danilo Toninelli torna a parlare in un’intervista a La Stampa dopo l’addio al governo con la nascita del Conte Bis e fa sapere che terrà il fiato sul collo del suo successore Paola De Micheli, si attende un taglio delle tariffe autostradali e aspetta l’impulso politico di conte per la revoca di Autostrade:

«Prima il ministero dei Trasporti era gestito da un sistema che cercava di soddisfare interessi specifici. Quando sono arrivato io, è cambiato l’approccio».

Prima di lei c’era il Pd. Le faccio notare che adesso c’è di nuovo il Pd alla guida di quel ministero.
«Non voglio sollevare una polemica tra le due nuove forze di governo, ma di certo con il Pd non era stata fatta partire quella rivoluzione che abbiamo portato avanti noi. Non mi limito a dire che il marciume c’era solo nei cinque anni di gestione Pd. L’approccio generale aveva radici più antiche».

Si fida della nuova ministra De Micheli?
«Si deve ambientare. Le ho lasciato i dossier aperti con indicazioni precise. Avrà il mio fiato sul collo sul nuovo piano delle tariffe autostradali. Deve solo applicare la legge e io sarò lì a ricordarglielo. Dal 1 gennaio voglio vedere i pedaggi diminuire».

Ma non le sembra strano essere finito in maggioranza con il Pd?
«Valutiamo passo dopo passo. A ottobre c’è il taglio dei parlamentari, ad esempio. Vediamo come si comportano».

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(…)Dimentica Matteo Renzi. C’è chi teme che possa staccare la spina prima del dovuto. Lei no?
«Renzi lo conosciamo tutti, ma anche lui ha dato impulso al governo e ha sottoscritto il programma».

Il fatto che abbia lasciato il Pd non vi preoccupa?
«Quelli sono affari loro. Mi chiedo, piuttosto, se Renzi voterà il salario minimo o se difenderà il suo jobs act; se voterà provvedimenti per la sostenibilità ambientale o se li boicotterà, come ha fatto con le trivelle. Lo metteremo alla prova subito. Se tradisce, arriverà il caos. E lui ne sarà responsabile».

Almeno sulla revoca delle concessioni ad Autostrade sembra si siano accorciate le distanze con i dem. Cosa ha pensato quando ha letto dei report truccati sulla sicurezza dei viadotti?
«Che avevo tremendamente ragione. E che l’unica via percorribile è la revoca delle concessioni. È tutto pronto,manca solo l’impulso politico del premier Conte»

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