Il ritorno del TFR per i consiglieri regionali in Puglia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-06-19

In un momento in cui fuori dai palazzi della politica ci si prepara a tirare la cinghia in vista della nuova pesantissima crisi economica causata dal Covid, una manovra del genere rischia di provocare molte polemiche. Gioca contro soprattutto la tempistica, perché fatta a fine legislatura

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Repubblica Bari fa sapere oggi che è in programma un grande ritorno nel consiglio regionale della Puglia: il trattamento di fine rapporto per i consiglieri regionali:

Era stato eliminato negli anni scorsi. Erroneamente dicono nel palazzo di via Gentile, visto che è rimasto per parlamentari e consiglieri di altre Regioni. La proposta gira da mesi nei corridoi, ma ora sarebbe più concreta, al punto tale che nel corso dell’ultima seduta di consiglio regionale si sono visti esponenti di maggioranza fare il giro tra i banchi della minoranza per provare a raggiunge l’intesa di tutta l’aula.

L’idea è quella di prevedere per tutti i consiglieri che si mettono in aspettativa da altri lavori il pagamento da parte della Regione di una mensilità per ogni anno di attività fatta in consiglio. In questo modo il consigliere maturerebbe 7mila euro lordi l’anno di tfr che per cinque anni di legislatura fanno 35mila euro lordi. Soldi che in sostanza servirebbero a pagare il fondo previdenziale obbligatorio e a ritrovarsi a fine mandato con un tfr, al momento non riconosciuto.

tfr consiglieri regionali puglia

Per ora solo il Movimento 5 Stelle avrebbe già fatto capire la sua contrarietà e sarebbe pronto a dare battaglia. Gli altri gruppi di maggioranza e opposizione vedrebbero invece la proposta di buon occhio. “Anche perché — spiega una fonte in via Gentile — per i consiglieri di questa legislatura non c’è più neanche il paracadute del vitalizio calcolato con il metodo retributivo”.

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