La telefonata di Renzi a Di Maio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-09-18

Renzi, si dice, non vuole andare al voto subito. Piuttosto c’è chi spera in un rafforzamento della maggioranza. Se anche andasse via una manciata di senatori vicini a Paragone, potrebbero arrivare rinforzi da Forza Italia

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Luigi Di Maio racconta oggi al Corriere della Sera di aver ricevuto una telefonata di Matteo Renzi che lo ha informato della sua decisione di lasciare il Partito Democratico. Ma continua a dire che la decisione di dar vita a un nuovo partito da parte dell’ex segretario PD non è pericolosa per il governo Conte Bis:

«Mi aveva chiamato Renzi e informato di questa scissione. A Renzi ho detto che di Matteo che ogni giorno creava tensioni nel governo ne abbiamo già avuto uno. Ne abbiamo abbastanza.Una cosa è certa: io non tollererò tensioni di alcun tipo. Bisogna lavorare solo per gli italiani». Nel rovesciamento continuo dei piani e delle alleanze, il Matteo Renzi che ha sdoganato il governo, quasi costringendo i riluttanti Di Maio e Zingaretti, ora è tornato il nemico.

Ma la sua scissione è guardata con distacco dal Movimento 5 Stelle. Certo, imbarazza, perché nel governo ora ci sono esponenti che fanno riferimento diretto a lui, ma nel quartier generale di Luigi Di Maio si fa professione di disincanto. Si è già ingoiato il «partito di Bibbiano», non ci si spaventa più neanche per l’«ebetino di Firenze», come lo chiamava Grillo. E il governo, dicono, è al sicuro.

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Vignetta di: Emiliano Carli

E la paura di caduta rovinosa? Quella c’è, ma…

Ma è un timore lontano, Renzi, si dice, non vuole andare al voto subito. Piuttosto c’è chi spera in un rafforzamento della maggioranza. Se anche andasse via una manciata di senatori vicini a Paragone, potrebbero arrivare rinforzi da Forza Italia. E anche in questo caso i 5 Stelle non batterebbero ciglio.

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