Il tassista accusato di stupro e l’sms alla cliente

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-09-03

Un tassista di Roma è accusato di aver stuprato una cliente, un’impiegata di 34 anni: approfittando del fatto che aveva bevuto avrebbe abusato di lei. Non sarebbe l’unico caso.

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Un tassista di Roma è accusato di aver stuprato una cliente, un’impiegata di 34 anni: approfittando del fatto che aveva bevuto avrebbe abusato di lei. Non sarebbe l’unico caso. I Carabinieri stanno indagando per capire se l’uomo di 46 anni ha commesso violenza sessuale su altre clienti. Il Messaggero spiega:

«È stato così bello ieri notte, te e io. Quando ci rivediamo?». La vita di una impiegata romana di 34 anni viene stravolta una mattina di gennaio quando riceve all’improvviso questo messaggio su Whatsapp. Chi è l’uomo, lo sconosciuto, che le scrive? E che cosa vuole da lei? La donna risponde, cerca spiegazioni, scopre che hanno consumato un rapporto sessuale. Un rapporto di cui lei non ricorda assolutamente nulla e che mai avrebbe voluto. Quell’uomo è il tassista che la sera prima era stato inviato dalla sala operativa fuori da un locale nel rione Monti, nel centro storico della Capitale, dove lei aveva trascorso la serata con degli amici e dove aveva bevuto molto. È sconvolta. Su una gamba vede una ecchimosi, lieve.

Inquirenti e investigatori sono al lavoro per capire se il tassista arrestato a Roma con l’accusa di aver abusato di due donne abbia commesso altre violenze in passato. L’uomo, 46 anni, è ritenuto infatti responsabile di due episodi di violenza sessuale. Nell’ultimo caso, il tassista ha accompagnato una 34enne romana a casa, che era incosciente a causa dell’eccessivo consumo di bevande alcoliche. L’uomo è entrato nell’appartamento con la donna e ne ha abusato. Il giorno dopo, poi, l’ha ricontattata telefonicamente con l’intenzione di rivederla lasciando così una traccia preziosa per i Carabinieri della Stazione Monte Mario che lo hanno arrestato. Grazie a questo episodio si è potuta dimostrare la responsabilità del tassista anche per un’altra violenza sessuale avvenuta nel 2017 ai danni una 20enne americana, sulla quale c’era già un fascicolo di indagine aperto. A carico dell’uomo, ora ai domiciliari, ci sarebbe un quadro indiziario grave ed evidente e per questo i carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Maria Monteleone, stanno indagando per accertare se il 46enne abbia commesso abusi su altre clienti.

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