TAP San Basilio, la polizia carica i manifestanti

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La polizia sta caricando i manifestanti che sono davanti al cantiere Tap. I manifestanti sono seduti davanti ai cancelli e vengono spostati con la forza dalla polizia. Sono in corso tafferugli. Momenti di tensione si sono verificati questa mattina tra le forze dell’ordine e i manifestanti che presidiano il cantiere della Tap in località San Basilio, a San Foca, per protestare contro l’espianto degli ulivi sul tracciato dove dovrebbe sorgere il micro-tunnel del gasdotto. I mezzi della polizia, per accedere all’area, sono stati costretti a forzare il blocco messo in atto dai manifestanti. Il tutto è durato pochi minuti e non ha avuto conseguenze. L’attività di espianto degli ulivi è stata intanto sospesa.

La sospensione è stata decisa perché i camion che devono portare gli alberi espiantati (che successivamente saranno nuovamente piantati nella stessa area) al sito di stoccaggio ‘Masseria del Capitano’ non possono uscire dal cantiere per problemi di ordine e sicurezza. Al presidio partecipano una cinquantina di studenti delle scuole medie superiori, accompagnati da docenti. Gli studenti hanno accolto l’invito del Comitato No Tap a protestare contro l’espianto dei 200 ulivi, autorizzato dal Ministero dell’Ambiente con una nota inviata ieri a tarda ora alla Prefettura di Lecce. Polizia e carabinieri hanno di fatto bloccato ogni accesso al cantiere, impedendo anche il transito a piedi. La polizia per far passare i propri mezzi ha di fatto forzato il blocco dei manifestanti. Gli espianti degli ulivi sono ripresi all’interno del cantiere.

Ieri il Consiglio di Stato ha dato il via libera alla realizzazione del Tap. Respingendo gli appelli proposti dalla Regione Puglia e dal Consiglio comunale di Melendugno, il Consiglio di Stato ha ritenuto che la valutazione di impatto ambientale resa dalla Commissione Via avesse vagliato tutte le problematiche naturalistiche. Riconosciuto anche l’avvenuto rispetto del principio di leale collaborazione tra poteri dello Stato.

Foto dalla pagina fb di Daniela Donno