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Taglio dei parlamentari, quanti seggi si perdono in ogni regione
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-10-08
La Lombardia dovrà rinunciare a 18 senatori e a 38 deputati, la Campania a 11 senatori e 22 deputati, il Lazio a dieci senatori e 22 deputati, la Sicilia a nove senatori e 20 deputati
Con il taglio dei parlamentari che oggi dovrebbe essere votato dalla Camera in quarta lettura e diventare legge in attesa del referendum si eleggeranno 400 deputati (rispetto ai 630 attuali) e 200 senatori (invece di 315). I risparmi programmati tuttavia sono modesti: la Camera dovrebbe risparmiare un centinaio di milioni sui circa 950 che spende oggi. Ogni deputato fra stipendi e rimborsi costa 233.000 euro. Che moltiplicati per 230 “tagliati” fanno 53 milioni. A questa cifra va sommato un calo di spese generali (acquisti, addetti di segreteria,etc.) valutabile in 24 milioni (sui 127 previsti per il 2019). Altri 10 milioni potrebbero arrivare dal taglio dei contributi ai Gruppi parlamentari.
Taglio dei parlamentari, quanti seggi si perdono in ogni regione
Per il Senato, grosso modo, valgono le cifre della Camera ridotte della metà: il risparmio è valutabile nell’ordine della cinquantina di milioni annui anche se ogni senatore costa in media 246.000 euro annui. Circa 13.000 in più dei deputati. Impossibile essere precisi, comunque, perché nessuno può prevedere l’ammontare delle spese degli acquisti con una camera parlamentare “anomala” ridotta a soli 200 membri. In totale quindi il risparmio dovrebbe essere di 140-150 milioni di euro.
Il Gazzettino invece oggi pubblica un’infografica in cui riepiloga quanti parlamentari si perdono regione per regione con il taglio. E scopre che la mannaia che sta per abbattersi su deputati e senatori promette di levare complessivamente 26 rappresentanti al Veneto, 8 al Friuli Venezia Giulia e 5 al Trentino Alto Adige. Le proiezioni locali del provvedimento nazionale sono state divulgate ieri a Venezia dall’Osservatorio elettorale del Consiglio regionale, diretto dal politologo Paolo Feltrin. C’è chi sta peggio, naturalmente: la Lombardia dovrà rinunciare a 18 senatori e a 38 deputati, la Campania a 11 senatori e 22 deputati, il Lazio a dieci senatori e 22 deputati, la Sicilia a nove senatori e 20 deputati.
La dura vita che attende i partiti italiani con il taglio dei parlamentari
Tutto ciò avrà un risvolto epocale sulla vita di tutti i partiti italiani: saranno molti di meno i posti sicuri in cui ficcare fedelissimi, sarà molto più difficile farsi eleggere in più regioni e poi sceglierne una per far promuovere chi non è stato eletto nelle altre, sarà molto più dura comporre le liste e sarà ancora più complicato avere a che fare con minori incassi dalle donazioni più o meno volontarie degli eletti. E sarà molto più difficile per i piccoli partiti approdare in parlamento a prescindere dalla prossima legge elettorale che si preannuncia proporzionale con sbarramento.
Insomma, sarà talmente dura, per i poveri partiti, che forse vale la pena di programmare un altro taglio nella prossima legislatura.
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