Giocare d’anticipo: la strategia di Draghi per frenare la quarta ondata | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-12-16

Il dibattito sull’introduzione di test per accedere in Italia (anche per i vaccinati) dai Paesi dell’Unione Europea ha varcato i confini. Ma il Presidente del Consiglio ha detto di voler difendere quella normalità “che ci è costata 134mila morti”

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Non è la normalità che conoscevamo fino ai primi giorni di febbraio del 2020, ma è una normalità in linea con l’evoluzione di una pandemia globale che ha stravolto la vita di tutti. Il Presidente del Consiglio Mario Draghi, riferendo alle Camere prima del Consiglio Europeo, ha voluto sottolineare come tutti i sacrifici fatti nel corso di questi lunghi (quasi) due anni, sono da difendere. E con loro anche quel senso di normalità che ci è “costata 134mila morti”. Ed è questo il concetto alla base della nuova strategia adottata dal governo italiano e che, per certi versi, ha fatto indispettire alcuni Paesi dell’Unione Europea.

Draghi, la strategia per difendere la normalità “costata 134mila morti”

“Ci siamo ripresi questa normalità al prezzo di più di 134 mila morti. La difenderemo con le unghie e con i denti”. Una frase forte che, però, è il simbolo di come l’Italia intende approcciarsi (e non solo per il periodo festivo) nei confronti della variante Omicron che sta diventando sempre più preminenti in giro per il mondo. In special modo in alcuni Paesi Europei (ma anche nel Regno Unito, dove i contagi hanno toccato ieri il record storico del +78mila in 24 ore) dove l’incidenza cresce giorno dopo giorno. E con essa anche il numero dei ricoveri (anche in terapia intensiva) e dei decessi. Per questo motivo si è deciso di rendere più stringenti i controlli per accedere in Italia.

Mario Draghi parla dell’incidenza della variante Omicron in Paesi come la Danimarca e per questo il governo italiano ha deciso di optare per la strada della sicurezza: tamponi per i vaccinati che provengono dai Paesi della UE e tamponi e quarantena per i non vaccinati. Ovviamente le parole del Presidente del Consiglio non sono quelle riportate nel tweet, ma quelle nel video: l’esempio del Regno Unito, infatti, serve a indicare come la strategia indicata per gli altri Paesi dell’Unione Europea sia la stessa che, d’ora in avanti, sarà adottata per i cittadini che dalla UE vengono nel nostro Paese.

Giocare d’anticipo

Una mossa per difendere la normalità che “ci è costata 134mila morti”, tentando di giocare d’anticipo su questa quarta ondata. Perché se i bollettini quotidiani dei contagi, decessi e ricoveri sono in aumento da alcune settimane, è pur vero che dai test effettuati su chi è risultato positivo si evince una bassa incidenza della variante Omicron che, secondo gli esperti e i primi studi, ha un livello di contagiosità molto più elevata anche rispetto alla variante Delta che abbiamo imparato a conoscere, purtroppo, negli scorsi mesi. Come spiega il quotidiano La Repubblica, l’intenzione del Presidente del Consiglio – che lavora continuamente al fianco del Ministro della Salute Roberto Speranza – è quella di consentire all’Italia di avere un vantaggio di 20 giorni sugli altri, in modo tale da contenere la quarta ondata.

Giorni preziosi da non sprecare, ma piuttosto da sfruttare per immunizzare con la terza dose quanti più italiani possibile: entro la fine dell’anno saranno 20 milioni. Un argine provvisorio, ma prezioso per rallentare l’assedio del virus che preme oltre confine.

I maggiori controlli all’ingresso, infatti, potrebbero aiutare il nostro Paese a contenere la variante Omicron. E in questi giorni di “vantaggio”, la popolazione continuerà a vaccinarsi (continuano a crescere le somministrazioni delle dose booster e, fortunatamente, anche le prime e seconde dosi). E in questo contesto va inserita anche la campagna di immunizzazione dei bambini (5-11 anni) che parte ufficialmente oggi, ma che già ieri ha segnato buoni numeri in alcune Regioni (come il Lazio) che hanno anticipato il via. E sono questi i punti cardine della strategia del governo italiano per difendere “con le unghie e con i denti” questa normalità.

(Foto IPP/Fabio Cimaglia)

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