«La morte di Imane Fadil? Colpa di una certa alta diplomazia»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-03-16

Souad Sbai, ex deputata del PdL, giornalista e saggista italiana originaria del Marocco, ha scritto su Twitter che le responsabilità della morte di Imane Fadil, la modella morta il primo marzo scorso per la quale è stato aperto un fascicolo per omicidio volontario, sono della cosiddetta “alta diplomazia” con cui la ragazza ha lavorato. “Le …

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Souad Sbai, ex deputata del PdL, giornalista e saggista italiana originaria del Marocco, ha scritto su Twitter che le responsabilità della morte di Imane Fadil, la modella morta il primo marzo scorso per la quale è stato aperto un fascicolo per omicidio volontario, sono della cosiddetta “alta diplomazia” con cui la ragazza ha lavorato. “Le responsabilità vanno ricercate altrove, in una certa alta diplomazia con cui la ragazza uccisa aveva lavorato e che gli ha chiuso la bocca per paura (che) denunciasse la verità”.

souad sbai

Paolo Guzzanti, che si occupò della vicenda dell’avvelenamento da polonio dell’agente russo Aleksandr Litvinenko, commenta così all’Adnkronos la morte della modella Imane Fadil, testimone dell’accusa nei processi sul caso Ruby. “Non ho elementi sulla vicenda di Imane Fadil. L’autopsia chiarirà le cause del decesso, se fossero confermate le indiscrezioni per cui si è trattato di un avvelenamento da cobalto mi sembrerebbe strano che la sostanza sia già stata individuata. In questo senso -continua Guzzanti- è un giallo un po’ ‘sfacciato’. Nel caso di Litvinenko fu utilizzato un isotopo radioattivo mai usato nella storia del crimine, ci volle molto tempo prima di accertarne la presenza. Qui sembra un caso opposto”.

Leggi anche: Imane Fadil avvelenata da cobalto?

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